Per il superbonus 110% sui cosiddetti lavori trainati, il caos delle scadenze ora è risolto. Ecco come. Dato che, dopo la proroga fino al 2025 della maxi-agevolazione di Stato, si era creato un clamoroso vuoto legislativo.

In pratica, il superbonus 110% per i lavori trainati nel testo della manovra non è stato inizialmente prorogato. In quanto la proroga riguardava solo gli interventi di rifacimento primari, ovverosia i cosiddetti lavori trainanti.

Ma ora, proprio con le modifiche da apportare alla legge di Stabilità per il prossimo anno, il Governo italiano ha sostanzialmente messo una pezza.

Allineando le opere secondarie con le scadenze delle opere edilizie trainanti.

Il superbonus 110% per i lavori trainati: il caos scadenze ora è risolto, ecco come

In questo modo, con l’allineamento arriva pure la norma che salva anche gli interventi sugli infissi. Interventi che, nell’ambito dei lavori trainanti, potranno così essere detratti con il 110. Senza il 110, in ogni caso, i serramenti si possono sostituire con la detrazione al 50% nell’ambito dei lavori di riqualificazione energetica.

Dopo il varo del decreto anti-frode, che ha di nuovo stretto le maglie sull’accesso alla maxi-agevolazione di stato, il mancato allineamento del superbonus 110% per i lavori trainati alle opere di rifacimento primarie aveva generato nuovi allarmi. Ma ora, nel rispetto delle condizioni di accesso, pure i lavori trainati potranno beneficiare della proroga. In ballo c’è inoltre pure la proroga a tutto il 2023 per l’installazione dei pannelli fotovoltaici e per le colonnine di ricarica.

Sulle villette unifamiliari si va inoltre verso l’eliminazione del tetto ISEE da 25.000 euro

Risolta la questione sul superbonus 110% per i lavori trainati, un altro nodo sul 110 a quanto pare è stato sciolto. Si tratta nello specifico, per il 2022, della maxi-agevolazione di Stato. Quella che è prevista per gli interventi sulle villette unifamiliari. In quanto, su pressing da parte dei partiti che sostengono la maggioranza di Governo, si va verso l’eliminazione del tetto ISEE di 25.000 euro.

Così come è riportato in questo articolo.