Gentile redazione,

scrivo per un motivo che per molti potrà risultare futile ma che per me, come per molte altre donne, è estremamente importante. Dovendomi recare ad un matrimonio serale come testimone della sposa, sono andata dal parrucchiere per farmi sistemare i capelli. Ho chiesto un “aggiustata” al taglio, tinta e piega. Il parrucchiere, oltre ad aver tagliato i miei capelli di quasi la metà della loro lunghezza, ha sbagliato il colore della tinta (sono castana chiara e il colore che mi ha fatto è scurissimo). A mio avviso ho subito un grosso danno, visto anche l’evento importante cui dovevo partecipare. Ho diritto ad un risarcimento?

In attesa di vostra risposta vi saluto cordialmente

AnnaMaria di Roma
Il parrucchiere è responsabile del taglio sbagliato e del colore sbagliato non conforme a quanto chiesto o concordato con il cliente.

A ribadirlo è stato anche il giudice di Pace di Catania con la sentenza numero 288 del 1999 come abbiamo illustrato nell’articolo Se il parrucchiere sbaglia si può chiedere il risarcimento danni?

Il parrucchiere ha il dovere di eseguire la propria prestazione seguendo quanto chiesto dal cliente. Se non presta la dovuta attenzione alla sua opera è tenuto al risarcimento del danno al cliente.

Il risarcimento, così come stabilito dai giudici, varia in base al tipo di danno che il cliente riesce a dimostrare. E’ vero che i capelli ricrescono e che la tinta può essere ritoccata, ma se l’errore del parrucchiere di riversa sul danneggiamento dell’immagine del cliente in occasioni importanti e irripetibili il cliente, oltre al danno patrimoniale, può ottenere anche il risarcimento del danno morale.

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