“I soldi non sono importanti… Dio è importante, il cielo, l’aria sono importanti. I soldi non sono nulla, servono solo a rendere l’uomo schiavo“, affermava Bob Marley. Proprio il denaro, in effetti, sembra guidare molte delle azioni quotidiane. Basti pensare al lavoro che viene svolto da tutti noi proprio al fine di ottenere il denaro di cui necessitiamo per acquistare i vari beni e servizi di nostro interesse.

Un cane che si morde la coda, che vede ognuno di noi passare ore ed ore al lavoro per ottenere dei soldi da poi spendere, ove possibile, nel tempo libero.

Se tutto questo non bastasse, a limitare il nostro raggio di azione ci pensa la burocrazia. Quest’ultima, infatti, si rivela essere il più delle volte particolarmente farraginosa da rendere alquanto difficile riuscire ad accedere a benefici e agevolazioni di nostro interesse.

Ne è un chiaro esempio la dichiarazione dei redditi che deve essere presentata da tutti i contribuenti, con quest’ultimi che devono prestare attenzione alle novità che ogni anno porta con sé. A tal proposito è bene sapere che il nuovo 730 del 2023 introduce importanti cambiamenti grazie ai quali poter finalmente dire addio agli scontrini. Ecco come funziona.

Il nuovo 730 ci libera dalla schiavitù degli scontrini

Anche quest’anno bisognerà presentare la dichiarazione dei redditi. Un’operazione, quest’ultima, che può essere svolta rivolgendosi ad un Caf o professionista abilitato a cui si deve delegare l’accesso al modello 730 precompilato. Entrando nei dettagli, così come si legge sulla guida pubblicata dall’Agenzia delle Entrate:

“In caso di presentazione del modello 730 precompilato senza modifiche, il contribuente non deve esibire la documentazione relativa agli oneri indicati nella dichiarazione precompilata forniti dai soggetti terzi all’Agenzia delle entrate. Al contrario, in caso di presentazione del modello 730 con modifiche che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, il contribuente deve esibire al Caf o al professionista abilitato la documentazione necessaria per verificare la conformità dei dati riportati nella dichiarazione, con la sola eccezione della documentazione comprovante le spese sanitarie che non risultano modificate rispetto alla dichiarazione precompilata”.

Questo vuol dire che i dati inerenti le spese sanitarie che non sono stati modificati nel 730 precompilato sono esclusi dalle attività di controllo dell’Agenzia delle Entrate.

Per tali spese, pertanto, non bisognerà più conservare scontrini, ricevute o altri documenti. Un cambiamento particolarmente importante per tutti i contribuenti che aiuta a snellire le procedure ed evitare di dover conservare in casa tutte le vecchie  carte e documenti attestanti il pagamento di prestazioni sanitarie per cui si richiede la detrazione con la dichiarazione dei redditi.