Attenzione perché il Forfettario si fa in tre dal 2023. Ragion per cui scopri subito a quale dei tre appartieni. E quanto pagherai di tasse, di conseguenza, in base a quello che sarà il tuo fatturato.

In particolare, il Forfettario si fa in tre a partire dal 2023 in base alle soglie di compensi o di ricavi. Precisamente, fino a 25.000 euro, tra 25.000 euro e 65.000 euro, ed oltre i 65.000 euro.

Il Forfettario si fa in tre dal 2023: scopri a quale appartieni e quanto pagherai di tasse in base al tuo fatturato

Perché nelle intenzioni del Governo italiano c’è l’obiettivo non solo di introdurre il regime selettivo obbligatorio per la fatturazione elettronica.

Ma anche un periodo biennale di easy tax prima del passaggio al regime fiscale ordinario. Vediamo allora di cosa si tratta punto per punto.

Nel dettaglio, il Forfettario si fa in tre dal 2023 con l’esonero dall’obbligo di e-fattura solo per i forfettari con volume dei ricavi o dei compensi non superiore ai 25.000 euro annui. Mentre al di sopra di questa soglia scatterà l’obbligo di e-fattura. Salvo spostamenti al 2023, l’obbligo potrebbe scattare già dall’1 luglio del 2022.

Perché si vuole introdurre la easy tax per le partite IVA in regime agevolato

Il Forfettario si fa in tre dal 2023, quindi, in base alle intenzioni del Governo italiano che è guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Con l’ipotesi di introduzione della easy tax, uscendo dal limite dei 65.000 euro di ricavi o di compensi, che andrebbe a rendere meno brusco il passaggio al regime ordinario. Ovverosia, il passaggio dall’imposta sostitutiva al 15% all’IRPEF al 43% che è l’ultimo scaglione di aliquota. In pratica, per il forfettario ci sono 2 anni di bonus prima del passaggio all’ordinario. Con l’exit tax che resta piatta e indolore.