Durante la conferenza stampa del 2 giugno, il presidente del Consiglio Mario Draghi, ha presentato i vari provvedimenti contenuti nel cosiddetto Decreto Aiuti. Si tratta di un pacchetto di nuove misure in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese, attrazione degli investimenti, e di crisi ucraina. Uno dei più importanti aiuti in esso contenuto è sicuramente il bonus 200 euro a favore dei cittadini con reddito basso.

In un primo momento, secondo quanto dichiarato dallo stesso Draghi, il bonus 200 euro sarebbe dovuto spettare solamente ai lavoratori e ai pensionati.

Ad ogni modo, su pressione dei vari schieramenti politici, il decreto è stato modificato,. ampliando la platea dei beneficiari del bonus 200 euro. Vediamo meglio di cosa si tratta e a chi spetta il contributo in argomento.

Bonus 200 euro, cos’è e a chi spetta?

Il nuovo bonus 200 euro è stato istituito al fine di sostenere i cittadini a fronte dell’impennata dei prezzi e dei costi dell’energia.

Il bonus, in una prima bozza del Decreto Aiuti, sarebbe dovuto spettare solamente ai lavoratori (dipendenti e autonomi) e pensionati con un reddito inferiore a 35 mila euro.

Ad ogni modo, in un secondo momento, il decreto aiuti è stato modificato, soprattutto per quel che riguarda la platea dei beneficiari del bonus 200 euro; il quale, adesso, spetta anche ai disoccupati e ai percettori di reddito di cittadinanza. Inoltre, è stato chiarito che potranno ricevere il beneficio anche i lavoratori domestici (come colf e badanti) e i lavoratori stagionali (bagnini, addetti alla spiaggia ecc.).

Il contributo spetta anche agli stagionali (bagnini e addetti alla spiaggia)

L’inclusione dei lavoratori stagionali tre i beneficiari del bonus 200 euro è stata approvata anche su pressione dei sindacati. Il segretario generale Uila-Uil, Stefano Mantegazza, aveva recentemente dichiarato quanto segue:

“la scelta di erogare questo importo con la busta paga di giugno rischia di essere impraticabile per i lavoratori stagionali, in particolare quelli più precari come i braccianti agricoli”.

Per questo motivo, Mentegazza chiede al governo di erogare l’incentivo in argomento “con le modalità già definite in occasione dei bonus Covid. È l’unico modo certo per consentire ai lavoratori più precari e con i redditi più bassi di poter usufruire anch’essi di questo importante sostegno”.

Ad ogni modo, i dettagli operativi sulle modalità di erogazione del bonus, soprattutto per i lavoratori autonomi, stagionali e domestici, dovranno essere stabiliti con un apposito decreto attuativo; il quale sarà emanato entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Aiuti. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questa vicenda.