L’importo da pagare del bollo auto dipende dal valore del veicolo o dal modello? Come cantavano gli Jarabe de Palo: “E che più che passa il tempo e più il vino si fa buono, e quest’onda fa su e giù e ti porta giù e su, dipende. Dipende, da che dipende. Da che punto guardi il mondo tutto dipende”.

Con il trascorrere del tempo alcuni oggetti prendono valore mentre altri no. Se tutto questo non bastasse, stabilire a priori come andranno determinate cose, purtroppo, non è possibile.

A seconda delle circostanze e di possibile ingerenze esterne, infatti, il risultato finale può essere alquanto differente. Lo sanno bene tutti i contribuenti per cui spesso l’importo delle tasse da pagare si rivela essere un vero e proprio mistero.

Il bollo auto dipende dal valore della macchina o dal modello?

Particolarmente farraginosa, in effetti, la burocrazia non aiuta sempre a capire quali siano i meccanismi che portano a pagare determinate somme. Basti pensare alla tassa automobilistica, il cui importo può risultare differente a seconda della regione di riferimento. Diversi gli elementi presi in considerazione, come la tariffa regionale, la Potenza fiscale e il Coefficiente ambientale.

La tariffa regionale, come è facilmente intuibile, risulta differente in base alla località di competenza. In linea generale, comunque, è possibile affermare che più un mezzo inquina, maggiore sarà l’importo della tassa automobilistica.

Al contempo, per chi utilizza dei veicoli più green si ha diritto ad alcune agevolazioni. Anche quest’ultime possono risultare differenti a seconda della zona. Ad esempio nella maggior parte delle regioni italiane si ha diritto, nel corso del 2024, all’esenzione per le auto elettriche. Previste diverse agevolazioni anche per i veicoli ibridi.

I casi Lombardia, Basilicata e Val d’Aosta

Ad esempio, in Lombardia è prevista l’esenzione dalla tassa automobilistica per tre anni a favore di coloro che hanno acquistato, dal 2023, un veicolo nuovo o usato fino a 100 kiloWatt.

Ma non solo, per accedere a tale esenzione è richiesta la contestuale demolizione di un mezzo avente una classe di emissione fino a Euro 1 se a benzina o fino a Euro 4 se a gasolio.

In Valle d’Aosta si ha diritto ad un’esenzione di cinque anni per le auto immatricolate dal 1° gennaio 2017, mentre nelle regioni Lazio e Campania l’esenzione ha una durata fino tre anni. In Basilicata si ha diritto ad un’esenzione di cinque anni a partire dall’immatricolazione. Trascorso tale lasso temporale gli automobilisti dovranno versare il 25%.

Per sapere quanto pagare per il bollo auto, e come conviene pagarlo, comunque, si invita a rivolgersi agli uffici territoriali di competenza o utilizzare il servizio disponibile sul sito dell’Aci. In questo modo è possibile anche sapere se si ha o meno diritto a qualche sconto.

Addizionale erariale sulle tasse automobilistiche: quando è ridotta e quando è possibile non pagare

Coloro che possiedono un veicolo dalla cilindrata alta devono pagare anche l’addizionale erariale sulle tasse automobilistiche, meglio conosciuto come Superbollo. A tal proposito sul sito dell’Agenzia delle Entrate viene spiegato che tale tassa è pari a:

  • “10 euro per ogni chilowatt di potenza superiore ai 225 kw per il 2011;

  • a 20 euro per ogni chilowatt di potenza superiore ai 185 kw a partire dal 2012.

L’addizionale è ridotta dopo cinque, dieci e quindici anni dalla data di costruzione del veicolo (che salvo prova contraria coincide con la data di immatricolazione), rispettivamente, al 60, al 30 e al 15 per cento, e non è più dovuta decorsi venti anni dalla data di costruzione. Tali periodi sono calcolati a decorrere dal 1º gennaio dell’anno successivo a quello di costruzione”.

Il superbollo non è dovuto se il veicolo è esentato dal pagamento del bollo auto.