Aprire una Partita IVA ma non utilizzarla per anni, a tal punto da dimenticare di averla ancora attiva è una situazione non certo rara oggi giorno. La volatilità del lavoro, con il passaggio dal lavoro autonomo al lavoro dipendente espone a situazioni di questo genere. Oggi analizzeremo il tutto, spiegando a chi non sa nemmeno che numero di Partita IVA ha a suo nome, come rintracciarlo. Un nostro lettore per esempio, si trova proprio in questa situazione, di cui si è reso conto per via della Naspi.

“Buongiorno, mi chiamo Paolo e ho un quesito da porvi. Ho perso il lavoro a novembre e ho presentato la domanda di disoccupazione. L’INPS però mi ha chiesto una informazione aggiuntiva. Dal momento che ho la Partita IVA, devo comunicare i redditi che ottengo dal lavoro autonomo. Premetto che non svolgo lavoro autonomo e quindi comunicherò zero come reddito. Il fatto è che ho aperto la Partita IVA anni fa come coltivatore di cereali. Erano i terreni ereditati da mio padre che poi ho venduto. Come posso recuperare il numero di Partita IVA per vedere se posso fare qualcosa a livello di lavoro autonomo adesso che ho perso il lavoro da dipendente? Mi spiegate come posso recuperare questi dati?”

Ho la Partita IVA ma non la uso e non ricordo il numero, come la trovo?

Il caso del nostro lettore è molto diffuso, ed è proprio per via della Naspi, e della necessità di comunicare i redditi all’INPS in sede di istruttoria della domanda di disoccupazione, che a volte si scopre di avere una Partita IVA ancora attiva. E c’è chi non conosce nemmeno il numero della sua Partita IVA, come ci dimostra il nostro lettore.

Le modalità per ritrovare il numero della propria Partita IVA sono tante. Oggi con la digitalizzazione di molti dei servizi delle Pubbliche Amministrazioni, l’operazione è facile e non serve andare alla sede più vicina dell’Agenzia delle Entrate per trovare ciò che si cerca.

Niente code agli sportelli, niente appuntamenti e tutto semplificato.

Ecco come risalire ai propri dati in maniera semplice e veloce

Il numero della Partita IVA si può recuperare partendo dal nome dell’azienda, dal Codice Fiscale, dalla ragione sociale e così via dicendo. Partiamo dal presupposto che la Partita IVA non è altro che il numero che identifica un soggetto nel momento in cui svolge un’attività di lavoro autonomo, una professione o un’attività di impresa.

La P. Iva la rilascia l’Agenzia delle Entrate, che è l’Ente a cui rivolgersi per recuperare il proprio numero. Abbiamo già detto che presentarsi agli uffici pubblici del Fisco nostrano potrebbe essere una soluzione assolutamente fattibile. L’alternativa è quella di rivolgersi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio.

La richiesta della visura camerale è la soluzione utile alla problematica. Anzi, si tratta della soluzione più completa dal momento che in questo documento vengono riportate altre informazioni molto importanti come la denominazione dell’impresa (nel caso in cui non sia persona fisica), la forma giuridica, la sede legale e il tipo di attività svolta.

Recuperare la Partita IVA tramite Cassetto fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate, ecco come fare

Ci sarebbe anche la via del rivolgersi a qualche professionista, come un commercialista, un consulente o un CAF. Ma la via digitale è quella oggigiorno più comoda. Innanzitutto perché si può fare tutto da soli e da casa, senza muoversi. Infatti, collegandosi al sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile conoscere tutto. Basta avere a disposizione le credenziali SPID aggiornate, anche con il corretto numero di telefono (Sistema Pubblico di Identità Digitale), quelle della CIE (Carta di Identità Elettronica) o della CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Una volta autenticati, gli utenti possono accedere al loro Cassetto fiscale. La procedura quindi, dopo l’autenticazione con le proprie credenziali è la seguente:

  • Cassetto fiscale;
  • Consultazioni;
  • Anagrafica.

In Anagrafica infatti ecco presenti tutti i dati del singolo contribuente, da quelli anagrafici al codice fiscale, dai precedenti domicili fiscali agli uffici associati al domicilio fiscale. E c’è anche il numero di Partita IVA con la tipologia di attività collegata, la data di apertura e i QR Code da generare per avere tutto a disposizione. Sia in formato PDF che in formato immagini.