Ci siamo occupati più volte delle regole sulla guida di un’auto intestata a terzi. E’ stato infatti doveroso chiarire che le recenti novità sul divieto si riferivano ad usi prolungati, quindi verosimilmente a macchine aziendali. Ma c’è un caso particolare che merita la pena di essere approfondito anche perché ha fatto notizia la multa presa a Bedizzole (Brescia) da una donna fermata al volante della macchina ancora intestata al padre defunto.

Nel caso specifico l’uomo era morto cinque anni prima ma questo, un 58enne, non si era mai preoccupata delle pratiche per il passaggio di proprietà.

Proprio per via del tempo ormai trascorso dalla morte, gli agenti non hanno potuto chiudere un occhio nel rispetto della perdita. Ma non solo: il veicolo, da tempo sprovvisto di copertura assicurativa, era stato per questo motivo sottoposto a fermo amministrativo quindi non avrebbe neanche potuto circolare. Diciamo, quindi, che in questo caso specifico il fatto che la macchina fosse intestata ad un defunto non è stato altro che un ulteriore tassello all’elenco di violazione segnalate. Tanto che l’insieme ha fatto scattare il ritiro della patente. In situazioni normali o per lutti recenti probabilmente è lecito aspettarsi una maggiore tolleranza.

Macchina ereditata, cosa fare

Ma aldilà di questo caso limite quali sono le regole in caso di macchine in eredità? Le pratiche amministrative propedeutiche alla circolazione riguardano il certificato di proprietà, la carta di circolazione e l’assicurazione. Ricordiamo, infine, che è vietato anche lasciare la macchina del defunto, scoperta della polizza, parcheggiata lungo la strada pubblica.