Guida in stato di ebbrezza: quanto si paga per il patteggiamento

La Procura di Torino ha reso note le tariffe per il patteggiamento in caso di incidenti dovuti a reati stradali, primo fra tutti la guida in stato di ebbrezza. Significa, in altre parole (cosa che sta suscitando anche reazioni di polemica online), che esiste un tariffario prestabilito per abbassare la pena. Nell’elenco ci sono ben 72 fattispecie di reato stradale. Oltre a guida in stato di ebbrezza o sotto uso di sostanze stupefacenti, anche rifiuto di sottoporsi ad alcol test, omissione di soccorso etc.

Facciamo qualche esempio pratico per comprendere meglio: in caso di guida con tasso di alcol nel sangue compreso tra 0,8 e 1,5 g/l tramite patteggiamento prima della notifica della citazione lo sconto sulla pena porta ad un massimale di 10 giorni di arresto, sei mesi di sospensione patente e 1400 euro di multa. C’è anche la possibilità di richiedere il patteggiamento in un secondo momento, dopo la notifica della citazione in giudizio, ma in questo caso gli importi restano più alti (patteggiamenti tardivi). Nello stesso caso preso ad esame, ad esempio, ovvero dell’automobilista che ha commesso un incidente per guida in stato di ebbrezza con un valore di alcol nel sangue compreso tra 0,8 e 1,5 g/l, si può chiedere il patteggiamento successivo per ottenere 20 giorni di arresto, nove mesi di patente sospesa e 2000 euro di multa.
Altro esempio di patteggiamento legato alla guida in stato di ebbrezza: chi rifiuta di sottoporsi all’alcol test può portare a quattro mesi di arresto, un anno di sospensione della patente e confisca del veicolo più 1000 euro di multa; mentre per il patteggiamento passivo nella stessa fattispecie si scende a sei mesi di arresto, un anno di sospensione patente sempre più confisca della vettura e 1400 euro di ammenda.
Sempre in tema di incidenti per reti stradali, la Procura di Torino ha spiegato anche che le attenuanti prevalgono sulle aggravanti solo se l’automobilista è incensurato o abbia tutto al più precedenti penali considerati trascurabili e irrilevanti.