Cosa bisogna sapere ai fini della compilazione del modulo per il reddito di cittadinanza SR 180 (anche) alla luce delle recenti novità approvate in fase di conversione del decreto in legge? Ecco una pratica guida sull’iter di compilazione e gli errori da evitare per non rischiare che la domanda venga respinta.

Come compilare il quadro E del modulo per il reddito di cittadinanza e quali documenti servono

La questione riguarda soprattutto il modulo integrativo SR182 per la domanda del reddito di cittadinanza.

Secondo alcune segnalazioni di sedi Caf in diverse città italiane, alcuni richiedenti non lo hanno compilato correttamente. Ricordiamo che il modulo Com-ridotto può essere presentato ai Caf ma che, se entro il termine di trenta giorni non viene allegata la documentazione necessaria, l’istanza decade. Il quadro E attiene alla attività lavorative in corso e non emerse dall’ISEE.

Abbiamo visto che tale modulo è stato previsto per dichiarare che “uno o più componenti del nucleo familiare svolgono attività lavorativa, avviata durante il periodo di riferimento dell’ISEE o successivamente ad esso”.

Schematizzando, possiamo dunque elencare come segue le ipotesi in cui il modulo SR182 va consegnato:

  • quando la DSU è stata presentata tra il 1° gennaio e il 31 agosto 2019 ma nel periodo successivo al 1° gennaio 2017 sono state intraprese attività lavorative (non solo da dipendenti ma anche come autonomi);
  • se la DSU è stata presentata tra il 1° settembre e il 31 dicembre 2019 ma nel periodo successivo al 1° gennaio 2018 sono state avviate attività lavorative.

In entrambi i casi appena visti, quindi, va compilato il modello SR182  che andrà in allegato con il modulo SR180. All’interno di quest’ultimo, inoltre, bisogna specificare che ci sono attività lavorative non segnalate nell’ISEE compilando il Quadro E (spuntando la prima casella e specificando il numero di familiari coinvolti).

Tutte le volte in cui si compila il quadro E del modulo 180 quindi, bisognerà inviare anche il modulo 182: questa regola serve per sintetizzare e semplificare l’onere.

Il modulo integrativo si compone di tre pagine:

  • prima di tutto va inserito il Codice Fiscale di chi ha presentato la richiesta per il RdC e il protocollo Inps della domanda (nell’ipotesi in cui il modello Com-Ridotto venga presentato al centro CAF);
  • vanno in un secondo momento inseriti i dati anagrafici di chi ha intrapreso un’attività lavorativa nel periodo sopra specificato;
  • nell’ultima sezione subito dopo il riquadro azzurro, occorrerà specificare il tipo di attività lavorativa iniziata nel periodo antecedente alla presentazione della domanda per il RdC.