Il Gps istallato sulle auto aziendali consente di controllare la posizione dei lavoratori. L’Ispettorato Nazionale del Lavoro con la circolare n. 2/2016, ha chiarito che la localizzazione satellitare, non è necessaria per svolgere l’attività lavorativa, salvo che non sia richiesto da specifiche norme.

Gps e controllo a distanza

Con l’installazione del Gps si effettua un controllo a distanza del lavoratore, vietati dall’art. 4 dello Statuto dei lavoratori. Tale Statuto vieta ai datori di lavoro di effettuare controlli a distanza sui lavoratori con impianti e attrezzate.

Un cambiamento si è avuto con la riforma Jobs Act (dlgs n. 151/2016) che ha ridotto il divieto di controllo da parte del datore di lavoro al solo utilizzo degli impianti che hanno come fine il controllo esclusivo dei lavoratori, come ad esempio il GPS che localizza la posizione del lavoratore. Ed è per questo che l’Ispettorato ha chiarito che tale impianto non è necessario all’attività lavorativa.
Il divieto non sussiste per gli impianti e attrezzature che sono necessaria all’attività lavorativa, ad esempio: registrazione presenze e accessi, sicurezza del lavoro e tutela del patrimonio aziendale.