Il lavoratore dipendente che fruisce dei permessi legge 104/1992 per assistere un familiare con grave disabilità ha diritto ai contributi figurativi. Cosa sono? Quali sono gli effetti della 104 sulla pensione?

I contributi figurativi non sono versati dal datore di lavoro, bensì vengono accreditati dall’INPS.

La contribuzione figurativa è stata introdotta dalla Legge 53/2000 (art. 19) in vigore dal 28 marzo 2000. Tutti i permessi per l’assistenza di disabili fruiti prima dell’entrata in vigore di questa legge sono stati esclusi dal diritto ai contributi figurativi.

Effetto Legge 104 sulla pensione: come vengono accreditati i contributi figurativi?

Per i permessi retribuiti Legge 104 ed i periodi di assenza dal lavoro vengono accreditati contributi figurativi d’importo pari ai contributi che sarebbero stati versati per la normale attività lavorativa secondo le regole ordinarie.

In caso di assenze dovute a congedo straordinario, i contributi figurativi vengono accreditati in misura ridotta.

A chi ottiene il congedo straordinario retribuito per assistere familiari disabili (art.4, Co.5, D.lgs. 151/2001) spettano i contributi figurativi con dei limiti massimi annuali.

Nel 2021, i limiti delle somme accreditabili in favore del lavoratore in congedo straordinario sono i seguenti:

– 100,12 euro: indennità giornaliera e retribuzione figurativa massima giornaliera;

– 701,21 euro: retribuzione figurativa massima settimanale;

– 36.645,11 euro: indennità annua e per la retribuzione figurativa massima annua;

– 48.737 euro: somma complessiva annua da accreditare al lavoratore, tra contributi figurativi e indennità;

– 12.092,89 euro: contribuzione figurativa annua.

Ai lavoratori dipendenti pubblici si applicano gli stessi limiti: non spetta loro l’accredito dei contributi figurativi, bensì il versamento diretto dei contributi da parte del datore di lavoro/amministrazione.

Quali sono gli effetti della Legge 104 sulla pensione?

I permessi 104 non incidono negativamente sulla pensione. Il lavoratore ha diritto all’accredito degli stessi contributi che sarebbero stati versati in costanza di attività lavorativa.

In caso di congedo straordinario, esistono dei limiti massimi di accredito come abbiamo appena visto. Tali limiti potrebbero portare ad una riduzione della pensione nel caso in cui il lavoratore percepisse una retribuzione giornaliera superiore ai 100,12 euro.

In questa specifica circostanza, al lavoratore in costanza di attività lavorativa sarebbe spettata una retribuzione più alta, dunque un accredito maggiore di contribuzione. Il lavoratore penalizzato, in tal caso, può integrare i versamenti figurativi col riscatto oppure versando contributi volontari (art. 44 D.lgs. 151/2001).