Possibilità di lavorare in smart working (lavoro agile), fino al 30 giugno 2021 anche in assenza degli accordi individuali per i genitori lavoratori dipendenti privati con almeno un figlio con disabilità grave.

A prevederlo è l’art. 21-ter del decreto Agosto, introdotto in fase di conversione in legge (il testo è ora alla Camera dopo l’ok definitivo del Senato).

Cosa ha previsto il decreto Rilancio per lo smart working?

Occorre ricordare che l’art. 90 del decreto-legge n. 34 del 2020 (decreto Rilancio), ha previsto che sino al 15 ottobre 2020 e comunque non oltre il 31 dicembre 2020, la modalità di lavoro in smart working può essere applicata dai datori di lavoro privati ad ogni rapporto di lavoro subordinato anche in assenza degli accordi individuali previsti dall’attuale normativa in tema di lavoro.

In questi casi è previsto che il datore di lavoro consegni al lavoratore e al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza un’informativa scritta nella quale sono individuati i rischi generali e specifici connessi alla particolare modalità di esecuzione del rapporto di lavoro.

Inoltre, lo stesso datore di lavoro è tenuto a comunicare, in via telematica, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali i nominativi dei lavoratori e la data di cessazione della prestazione di lavoro agile, ricorrendo alla documentazione resa disponibile nel sito internet del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

La proroga dello smart working nel decreto Agosto per i genitori con figli disabili

Ora con la novità prevista dal decreto Agosto (art- 21-ter), viene riconosciuta, anche in assenza di accordo individuale e fermo restando i predetti obblighi informativi, la possibilità di smart working per quei genitori lavoratori dipendenti privati con almeno un figlio con disabilità grave. Ciò sarà possibile fino al 30 giugno 2021 ma a condizione che:

  • nel nucleo familiare non vi sia altro genitore non lavoratore (in pratica entrambi i genitori devono essere lavoratori)
  • e la prestazione lavorativa deve potersi svolgere in modalità smart working in quanto non richiede necessariamente la presenza fisica del lavoratore in azienda o in ufficio.

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