Mancano ad oggi le circolari Inps su alcuni incentivi alle imprese importanti confermati per il 2019. Attesa in particolare per le circolari con le istruzioni Inps su garanzie giovani, Bonus Sud e fondo disabili. Vero è, e vale la pena ribadirlo a scopo assicurativo, che tutti questi incentivi sono retroattivi. Detto questo il ritardo prolungato inizia a destare preoccupazione. Anche rispetto agli anni passati i tempi non coincidono perché in questi giorni erano già disponibili le istruzioni Inps. Per quanto riguarda invece il Fondo disabili l’ultima circolare è datata 2016, e da quando la Legge di Bilancio 2019 ha stanziato nuovi fondi si attendono le relative istruzioni.

Aldilà della retroattività quindi i tempi di attesa iniziano a creare disagi: siamo ad aprile e dobbiamo considerare quanto questi tre strumenti possano essere importanti per le aziende che assumono.

Riepilogando infatti:

– il bonus garanzia giovani dà diritto ad un incentivo pari alla contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro, fatta esclusione dei premi e dei contributi dovuti all’INAIL, per un importo massimo di 8.060,00 euro calcolato su base annua, rimodulato e applicato su scadenza mensile per 12 mensilità. Viene riconosciuto per assunzioni di giovani dai 16 ai 29 anni Neet, non occupati e non impegnati in percorsi di istruzione o formazione aderenti al Programma Garanzia Giovani;

– il bonus sud è previsto per lavoratori di età compresa tra i 16 e i 34 anni e di disoccupati da almeno sei mesi di età dai 35 anni in su. Tra i requisiti è prevista la residenza in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e Abruzzo, Molise o Sardegna;

– il bonus disabili prevede incentivi:
• per i lavoratori con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79% o affetti da disabilità intellettiva e psichica che determini una riduzione della capacità lavorativa minima del 45% il contributo è pari a 70% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali;
• per i lavoratori con una riduzione della capacità lavorativa che va dal 67% al 79% il contributo corrisponde al 35% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali.

Al momento, in attesa delle circolari, i datori di lavoro che provano ad inserire la richiesta per ottenere il bonus, visualizzano un messaggio di errore.