Frugare nella spazzatura costituisce un reato e quindi prendere cose dal cassonetto dell’immondizia equivale ad un furto.

Frugando nella spazzatura, oltre a ledere la privacy di chi l’ha gettata potrebbe portare, se si prendono cose dal cassonetto, anche al reato di furto. Nel momento che si getta l’immondizia, infatti, essa non è più di nostra proprietà ma diventa una proprietà del Comune. Il furto, quindi, si commette nei confronti della pubblica amministrazione.

Frugare nella spazzatura: si lede la privacy e si commette furto

Frugando nella spazzatura altrui si invade la privacy di chi l’ha gettata: nella spazzatura potrebbero trovarsi fatture o bollette, fotografie strappate, documenti importanti di cui il proprietario vuole disfarsi .

Oltre, quindi, alla lesione della privacy si commette anche furto, ma non nei confronti di ha gettato la spazzatura, bensì della pubblica amministrazione poichè una volta gettata l’immondizia è di proprietà del Comune.

Frugare nei cassonetti: cosa prevede la legge?

Quando si getta l’immondizia quest’ultima diventa una proprietà del Comune, chi vi fruga dentro e porta via qualcosa ruba all’ente e non a chi ha buttato la spazzatura.

Il reato di furto, per chi prende cose dai cassonetti, esiste ed è, appunto, nei confronti della pubblica amministrazione. Tale reato prevede la reclusione fino a 3 anni e sanzioni che vanno dai 154 ai 516 euro con l’aggravante di aver rubato cose esposte alla pubblica fede, ovvero che si trovano in strada.

Se vediamo qualcuno rubare dai cassonetti, l’unica cosa che possiamo fare è segnalare l’accaduto al Comune che, in questo caso, può avviare azioni penali se lo desidera. Non sempre però i Comuni avviano delle azioni poichè, molto spesso dietro il reato di furto dai cassonetti si nascondo situazioni di emergenza economica e reale bisogno.