La direttiva 2006/112/CE stabilisce che le fotografie che in base a specifiche caratteristiche, possano essere considerate “oggetti d’arte”, potranno beneficiare dell’Iva ridotta. Una recente istanza e la risposta della Corte di Giustizia regalano buone notizie per chi si sposa, visto che anche per le foto del matrimonio, che rispettano i requisiti della direttiva, sarà possibile applicare la riduzione Iva.

La Corte di Giustizia UE è stata chiamata a chiarire la direttiva europea in merito alla riduzione Iva sulle fotografie.

La vicenda nasce a seguito di una recente istanza presentata da una Società francese contro l’amministrazione tributaria, che aveva rifiutato alla stessa, l’applicazione dell’aliquota Iva ridotta sulle cessione di ritratti fotografici e foto matrimoniali.

L’aliquota Iva ridotta sulle foto, secondo il governo francese, è applicabile soltanto sulle fotografie che esprimono un intento creativo evidente da parte dell’autore e che siano rivolte a differenti tipi di pubblico. Le foto di un evento familiare come un matrimonio, secondo la normativa, non rispettando queste due caratteristiche, non hanno per tanto un carattere artistico. La Società sosteneva che il valore artistico di una foto è soggettivo e variabile e proprio al fine di evitare la soggettività della valutazione, il legislatore dell’UE ha stabilito le condizioni determinanti la possibilità di beneficiare dell’aliquota Iva ridotta sulle fotografie.

Quali sono i requisiti necessari per beneficiare dell’aliquota Iva ridotta sulle fotografie del matrimonio?

Per fare chiarezza riguardo una possibile valutazione soggettiva e non oggettiva del valore artistico di una fotografia, e la conseguente applicazione della riduzione Iva, l’Unione Europea ha precisato quali sono i requisiti necessari perché una foto possa essere considerata un’opera d’arte.

I criteri oggettivi per la valutazione, secondo le osservazioni della Commissione europea sono:

  • Identità e qualità dell’autore della foto;

  • Modalità di tiratura;

  • Firma

  • Numerazione e limitazione del numero di esemplari

Alla luce di quanto descritto e considerando che le fotografie di un matrimonio possano ritenersi anch’esse un’opera d’arte, gli Stati membri potranno quindi applicare l’aliquota Iva ridotta laddove i requisiti vengano rispettati in modo inequivocabile e oggettivo.

Un grande risparmio per coloro che desiderano sposarsi e rispetteranno i criteri indicati dall’UE.

Sul matrimonio leggi anche:

Chi si sposa perde il diritto al reddito di cittadinanza?