L’assegno unico spetta anche ai contribuenti in regime forfettario con figli a carico, di età inferiore a 21 anni.

Se fino ad oggi, i forfettari non hanno potuto beneficiare delle detrazioni per carichi di famiglia, in quanto si tratta di detrazioni Irpef, i forfettari pagano un’imposta sostitutiva, ora grazie all’assegno unico la situazione cambia.

Dall’anno 2022, la scelta per il regime forfettario diventa ancora più conveniente.

L’Assegno unico universale

L’assegno unico universale, Auu, D.Lgs 230/2001,  è la grande novità del 2022.

Novità che impatterà sulla busta paga di marzo in avanti. Infatti, detrazioni e assegni familiari non saranno più presenti sui cedolini di stipendio dei lavoratori dipendenti e di pensione dal mese di marzo.

Nello specifico, l’Auu sostituisce (Fonte portale INPS):

  • il Premio alla nascita (Bonus mamma domani);
  • l’Assegno di natalità (Bonus bebè);
  • gli ANF e
  • le detrazioni per i figli a carico al di sotto dei 21 anni.

Rimarrà invece vigente il bonus nido.

L’assegno è erogato mensilmente dall’INPS a tutti i nuclei familiari con figli di età inferiore a 21 anni che ne faranno richiesta mediante un’apposita domanda.

La condizione lavorativa dei genitori non rileva ai fini della spettanza dell’assegno. Infatti, la misura di sostegno, spetta a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati) e senza limiti di reddito.

Assegno unico anche per i forfettari

L’assegno unico spetta anche ai contribuenti in regime forfettario.

I contribuenti forfetari determinano il reddito applicando al monte ricavi/compensi uno specifico indice di redditività. Difatti, tale indice varia a seconda del codice ATECO dell’attività svolta. Dal reddito così determinato possono essere dedotti i contributi previdenziali versati in obbligo di legge. A tal proposito, sono deducibili altresì i contributi previdenziali versati per conto dei collaboratori dell’impresa familiare fiscalmente a carico.

Deduzione ammessa anche quelli versati per conto dei collaboratori non fiscalmente a carico, a condizione che il titolare non abbia esercitato nei loro confronti il diritto di rivalsa.

I contributi previdenziali sono le uniche voci di spesa deducibili in via analitica.

Al reddito così determinato si applica l’imposta sostitutiva al 15% o al 5%.

Se fino ad oggi, i forfettari non hanno potuto beneficiare delle detrazioni per carichi di famiglia, in quanto si tratta di detrazioni Irpef, i forfettari pagano un’imposta sostitutiva, ora grazie all’assegno unico la situazione cambia.

Infatti anche i contribuenti forfettari possono richiedere l’assegno unico e recuperare quantomeno le detrazioni per figli a carico di età inferiore a 21 anni.

In sintesi, dall’anno 2022, la scelta per il regime forfettario diventa ancora più conveniente.