Sei a cena con gli amici, li hai raggiunti anche se ti sentivi stanco. Non hai tanta fame, alla fine prendi solo un’insalata e un calice di vino, anche se i trovi in un ristorante di alto livello. I tuoi amici partono con l’antipasto fino ad arrivare al dolce dello Chef stellato che è stato ospite del ristorante per un evento di formazione.

Arriva il conto, il totale è di 250 euro e siete solo in 4. Un tuo amico chiede di pagare alla romana, il totale diviso 4.

Tutti concordano e tu non te la senti di dire di no anche se hai preso solo un’insalata. Dunque paghi, 62,50 nonostante hai consumato per meno di 15 euro.

Proprio il meccanismo del pagamento alla romana è stato associato alla flat tax pensionati e dipendenti proposta dalla Lega in piena campagna elettorale.

Vediamo se effettivamente la flat tax della Lega può essere paragonata al pagamento alla romana.

Imposte in base al reddito. Cosa dice la Costituzione?

Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.

Questo quanto dice l’art.53 della Costituzione.

I cittadini pagano le imposte in base al reddito conseguito. Ad ogni scaglione di reddito corrisponde una percentuale di imposte da pagare.

Nello specifico, dopo l’intervento della Legge di bilancio 2022, le aliquote Irpef a oggi in vigore sono le seguenti:

  • 23% – fino a 15.000 euro;
  • 25% – oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro;
  • 35% – oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
  • 43% – oltre 50.000 euro.

La stessa legge di bilancio ha modificato anche la c.d. no tax area pensionati.

In tal modo viene rispettato il principio di progressività delle imposte.

La proposta della Lega

Il 25 settembre i cittadini saranno chiamati a decidere chi governerà il paese. Dunque, siamo in piena campagna elettorale. Il cento destra punta alla riforma delle pensioni e ad una nuova pace fiscale.

Soffermandoci sulla Lega del leader Matteo Salvini, il principale cavallo di battaglia è la flat tax pensionati. Se per i lavoratori autonomi la flat tax è già una realtà grazie al regime forfettario che in alcuni casi permette di pagare un’imposta del 5%, l’intenzione della Lega è quella di estendere la flat tax anche ai lavoratori dipendenti e ai pensionati.

Si punta ad un’imposta del 15% per tutti.

Il leader della Lega è intenzionato a seguire questa strada se dovesse andare al Governo.

In molti però, soprattutto sul web, associano la flat tax pensionati e dipendenti al meccanismo del pagamento alla romana. Tuttavia, dalla Lega fanno sapere che la loro tassa piatta non ha nulla a che vedere con il pagamento alla romana, in quanto anche con una flat tax i redditi più alti pagherebbero comunque di più rispetto agli altri.