Sconfiggere il sommerso con la flat tax incrementale. Sembrerebbe anche questa la finalità della flat tax che vorrebbe introdurre il nuovo Governo Meloni. Il principio di fondo è quello di spingere i contribuenti a dichiarare tutti i redditi percepiti garantendo loro una tassa piatta del 15% sugli incrementi di reddito rispetto alla media del triennio precedente. Dunque, guadagnare di più e pagare meno tasse. Sicuramente un’idea interessante tenuto conto che potrebbe essere accompagnata anche da un ulteriore novità:  l’aumento del limite di utilizzo del contante a 10.000 euro.

Vediamo chi potrebbe beneficiare della flat tax. Inoltre, nel programma elettorale dei Fratelli d’Italia si parla anche di: progressiva eliminazione dell’Irap e razionalizzazione dei micro-tributi ( già avviata lo scorso anno); cedolare secca al 21% anche per l’affitto degli immobili commerciali in zone svantaggiate e degradate.

Dunque, tutte misure a favore delle imprese.

La Flat tax incrementale

Nella discussione di ieri al Senato, poi terminata con la fiducia al nuovo Governo, si è parlato anche della flat tax incrementale. Con la flat tax,  mantenendo le nuovi aliquote Irpef, in essere dopo la riforma dello scorso anno, si introdurrebbe una tassa piatta del 15% su tutto quello che si è guadagnato in più rispetto alla media del triennio precedente (inizialmente, il riferimento era all’anno precedente).

Si tratta di un meccanismo molto simile a quanto già visto nel  disegno di legge delega di riforma fiscale. Disegno di legge, nel quale era prevista la possibilità, nel passaggio dal forfettario al regime ordinario, una volta superata la soglia di ricavi/compensi fissata a 65.000 euro, di pagare per ulteriori due anni un’imposta sostitutiva del 15%/10%. Tant’è vero che avevamo parlato di uscita soft dal regime forfettario.

Nella relazione finale delle Commissioni parlamentari sulla riforma fiscale, si leggeva che:

La Commissione in particolare raccomanda, per il caso in cui il contribuente, in un determinato periodo di imposta, consegua un ammontare di ricavi o compensi superiore all’attuale soglia di 65.000 euro ma inferiore ad un tetto opportunamente individuato, l’introduzione di un regime opzionale – con scelta irrevocabile da parte del soggetto passivo di imposta – per la continuazione del regime forfettario nei due periodi di imposta successivi, a condizione che in ciascuno di detti periodi di imposta il contribuente dichiari un volume d’affari incrementato di almeno il 10% rispetto a quello di ciascun anno precedente.

L’esame della legge delega si è terminato alla Camera dei deputati il 22 giugno 2022, ma, a seguito della caduta del Governo Draghi, il disegno di legge non ha concluso il suo iter.

Chi gioverebbe della flat tax incrementale?

Beneficerebbero della flat tax incrementale:

  • i lavoratori dipendenti sulle ore di lavoro in orario straordinario e sugli aumenti di stipendio in seguito a promozione (flat tax per un solo anno);
  • i lavoratori autonomi ossia professionisti e imprese, anche in regime forfettario, per i redditi prodotti in eccesso rispetto al limite di 65.000 euro.

Vedremo meglio nelle prossime settimane come sarà strutturata la nuova flat tax incrementale.