Che le ferie retribuite sono un diritto fondamentale riconosciuto ai lavoratori dovrebbe essere appurato. Eppure purtroppo i casi di tentativi da parte dei datori di lavoro di negare le ferie retribuite ai dipendenti non sono infrequenti. Ecco perché, purtroppo, siamo costretti ad usare il condizionale. E si sbaglia a pensare che sia un problema solo italiano tanto che la sentenza che consacra questo diritto è in realtà della Corte di giustizia Europea. Tuttavia sicuramente il principio che emerge dal dispositivo si applica anche ai lavoratori italiani.

Ed è bene parlarne ora visto che si avvicinano anche le vacanze di Natale con relativi ponti in calendario.

Una nuova sentenza conferma i diritti dei lavoratori verso le ferie negate o la mancata retribuzione di quelle non godute.

Le ferie retribuite non si possono negare: la sentenza della Corte di giustizia

Il caso inglese, preso ad esame dai giudici, riguarda un dipendente della Sash Window Workshop, Conley King. Alla fine del rapporto di lavoro per pensionamento, l’uomo aveva chiesto al datore di lavoro che gli venissero retribuite le ferie non godute per tutto il periodo di assunzione. La Corte ha fatto riferimento all’articolo 7 della direttiva 2003/88 in materia, contrario alle eventuali normative nazionali o a comportamenti pratici che impediscono al dipendente di accumulare le ferie retribuite e non godute fino alla cessazione del rapporto di lavoro di fronte al diniego del datore di riconoscerle e pagarle.
Del resto, ammettere l’estinzione del diritto alle ferie annuali retribuite acquisite dal lavoratore equivarrebbe a legittimare un arricchimento del datore a discapito del dipendente che è in contrasto con l’obiettivo primario della direttiva richiamata, ovvero quello di tutelare la salute del lavoratore.

Vi è capitato di vivere sulla vostra pelle il rifiuto del datore di lavoro a riconoscervi le ferie retribuite? Non sapete come comportarvi per le ferie non godute o rispondere all’obbligo di lavoro nei giorni festivi? Scrivete alla nostra redazione ([email protected]) per raccontarci la vostra storia o chiederci un parere per la tutela dei vostri diritti di lavoratore.