Addio alle fatture cartacee dal 1° luglio. I contribuenti in regime forfettario non potranno più beneficiare dell’esonero alla fatturazione elettronica di cui hanno goduto fino ad oggi.

Ciò comporterà maggiori costi per la propri attività, infatti bisogna mettere in conto l’abbonamento ad un servizio di fatturazione elettronica offerto da vari provider in rete.

Tuttavia, c’è anche un modo di emettere la fattura in formato elettronico senza spendere un euro.

Ecco di cosa si tratta.

La fattura elettronica per il regime forfettario

Dopo l’approvazione del D.L. 36/2022, nuovo decreto PNRR, l’obbligo di fatturazione elettronica riguarda anche i soggetti che fino ad oggi ne erano esentati quali ad esempio i contribuenti in regime forfettario.

Tali soggetti fino al 30 giugno potranno continuare ad emettere fatture cartacee. Dopo tale data cambia tutto.

In particolare,  l’obbligo di fattura elettronica dal 1° luglio 2022 riguarderà anche:

  • contribuenti in regime forfettario (articolo 1, commi da 54 a 89, legge 190/2014);
  • contribuenti in “regime di vantaggio” (articolo 27, commi 1 e 2, Dl 98/2011),
  • soggetti passivi (associazioni sportive dilettantistiche ed enti del terzo settore) che hanno esercitato l’opzione per l’applicazione del regime speciale ai fini dell’Iva e delle imposte sui redditi (articoli 1 e 2, legge 398/1991).

Per associazioni sportive dilettantistiche ed enti del terzo settore, l’esonero operava solo se se nel periodo d’imposta precedente avessero conseguito dall’esercizio di attività commerciali proventi per un importo non superiore a 65mila euro. Superata tale soglia, l’obbligo di emettere la fattura operava in capo al cessionario o al committente soggetto passivo d’imposta.

Invio della fattura elettronica senza spendere un euro

In base a quanto detto finora, dal 1° luglio, la fatturazione elettronica riguarderà anche i contribuenti in regime forfettario. Per i quali cadrà il regime premiale sulle fatture elettroniche.

Ciò comporterà maggiori costi per la propri attività, infatti bisogna mettere in conto l’abbonamento ad un servizio di fatturazione elettronica offerto da vari provider in rete.

Tuttavia, c’è anche un modo di emettere la fattura in formato elettronico senza spendere un euro.

Nello specifico, l’Agenzia delle entrate sul portale Fatture e corrispettivi, offre un servizio per generare e inviare le fatture elettroniche gratuitamente.

E’ possibile accedere al servizio tramite le seguenti credenziali:

  • credenziali Spid;
  • Carta d’identità elettronica (CIE);
  • Carta nazionale dei servizi (CNS).

E’ chiaro che tale servizio è consigliato a chi non emette un numero elevato di fatture nel corso del mese. Laddove vi sia la necessità di emettere un numero importante di fatture, allora la scelta migliore è quella di abbonarsi ad un servizio offerto da società private. Si tratta di applicativi che possono essere settati in base alle reali esigenze della propria attività.

Ad ogni modo, le funzionalità del servizio gratuito dell’Agenzia delle entrate sono abbastanza semplici e intuitive.

Infine si ricorda che non saranno tenuti alla fatturazione elettronica coloro che hanno ricavi/compensi sotto soglia. In particolare, l’obbligo è rinviato al 1° gennaio 2024 per le partite Iva che nell’anno precedente hanno conseguito ricavi o percepito compensi, ragguagliati ad anno, non superiori a 25mila euro.