L’evasione fiscale in Italia si stima sia intorno ai 110 miliardi di euro all’anno. Un record assoluto nel panorama europeo che la dice tutta su quanto siamo bravi a non pagare le tasse.

La conseguenza di questo fenomeno contro cui lo Stato tenta di lottare ogni giorno, anche impiegando i mezzi più sofisticati e le migliori risorse a disposizione, sono più tasse per tutti. Così, dall’iva all’Imu passando per il lavoro nero, il fenomeno ha assunto dimensioni enormi, non più contenibili.

Lotta all’evasione fiscale, a che punto siamo

A certificare lo stato della lotta all’evasione fiscale è la Corte dei Conti. Durante l’audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla Nadef i giudici contabili hanno ricordato come negli ultimi anni ci sia stato un progressivo arretramento della lotta all’evasione.

Con l’arrivo della pandemia, poi, i risultati dei controlli si sono addirittura dimezzati rispetto a quanto conseguito nel 2019. A rischio è quindi tutta l’attività di recupero dei crediti che peserà sul bilancio di previsione dello Stato per il 2022.

Cosa fare allora? Secondo la magistratura contabile, preoccupata dall’allargamento del fenomeno dell’evasione fiscale

è necessario pervenire a un più efficace utilizzo della tecnologia consentendo, tra l’altro, l’utilizzazione dei dati finanziari per favorire il corretto adempimento degli obblighi tributari e il tempestivo incrocio tra questi e le fatture elettroniche estendendo l’obbligo della fatturazione elettronica anche ai soggetti in regime forfetario“.

Corte dei Conti conferma fallimento

Quanto affermato dalla Corte dei Conti certifica il fallimento alla lotta all’evasione fiscale. Al governo Draghi spetterà quindi il compito di dare una svolta a questo dilagante fenomeno con la riforma del fisco.

Il Paese ha tutti gli strumenti necessari per impedire l’evasione e recuperare i crediti. Basta solo applicarli, osservano i sindacati. La gestione degli adempimenti fiscali è troppo appesantita da meccanismi farraginosi e lenti che non consento tempestività nell’attività di riscossione.

Dice ancora la Corte dei Conti

una moderna e attiva gestione dell’adempimento ordinario, attualmente ben lontana dall’essere realizzata anche a causa della complessità del sistema normativo, potrebbe certamente incidere positivamente sui livelli di tax compliance“.

Non pagare le tasse implica inevitabilmente che le stesse aumenteranno per tutti, anche per chi le paga regolarmente. Questo fenomeno, non più tollerabile, frena la crescita e gli investimenti nel nostro Paese.