Tra le misure presenti nel disegno di legge di bilancio 2021, spunta anche la proroga, per il prossimo anno d’imposta, dell’esenzione ai fini Irpef dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (IAP) iscritti nella previdenza agricola.

Esenzione IRPEF coltivatori diretti e IAP: l’evoluzione normativa

L’esenzione, era già prevista dalla legge di bilancio 2017 con riferimento agli anni di imposta 2017, 2018 e 2019.

Da ultimo, la legge di bilancio 2020 aveva stabilito la proroga del beneficio anche al 2020.

Inoltre, la stessa manovra aveva stabilito che dall’anno d’imposta 2021 l’esenzione sarebbe stata solo parziale (ossia al 50%).

Ora se confermata, nell’approvazione definitiva della legge di bilancio 2021, anche per il prossimo anno l’esenzione, dunque, sarà totale.

Chi è l’imprenditore agricolo professionale (IAP)

L’imprenditore agricolo professionale è colui che è in possesso di competenze e conoscenze professionali specifiche e che dedica alle attività agricole almeno il 50% del proprio tempo di lavoro complessivo, ricavando dalle attività così svolte almeno il 50% del proprio reddito globale.

Inoltre, vengono considerati imprenditori agricoli professionali anche le società di persone, di capitali e cooperative che, oltre all’esercizio esclusivo delle attività agricole di cui all’articolo 2135 del codice civile, presentino i seguenti requisiti:

  • nel caso di società di persone, che almeno un socio sia in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale (per la società in accomandita la qualifica è riferita ai soci accomandatari)
  • per le società di capitali o cooperative, che almeno un amministratore che sia anche socio per le società cooperative sia in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale. La qualifica di imprenditore agricolo professionale può essere apportata da parte dell’amministratore ad una sola società.

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