Un lavoratore dipendente ha diritto ad una serie di tutele molto importanti. La tredicesima per esempio, o la retribuzione durante un infortunio o una malattia, oppure la monetizzazione delle ferie se non godute. Tutte cose che versa il datore di lavoro o al massimo, che versano gli Istituti previdenziali ed assicurativi.

In un particolare settore lavorativo però esiste un Ente preposto a coprire questi diritti di un lavoratore. Parliamo del settore edilizia e della Cassa Edile competente per territorio. Ma è sempre il datore di lavoro che finanzia i diritti del lavoratore con versamenti alla Cassa Edile.

Serve che l’azienda per cui si lavora, sia virtuosa da questo punto di vista. E non sempre è così. E se il datore di lavoro non paga, come fanno ad arrivare i soldi al lavoratore? Una domanda che per esempio si è posto il nostro lettore che ci ha scritto una email.

“Gentile redazione di Investire Oggi, volevo chiedervi come posso risolvere questo mio problema sopraggiunto con la Cassa Edile. Mi hanno negato i premi perché pare che il mio datore di lavoro non ha versato la Cassa Edile. E mi dicono che loro non c’entrano nulla e che devo vedermela con lui. Ma come si fa in questi casi a recuperare ciò che mi spetta di diritto?”

Edili, come recuperare i rimborsi della Cassa Edile se il datore di lavoro non versa

Le imprese edili, come datori di lavoro, hanno l’obbligo di versare la Cassa Edile per i loro lavoratori dipendenti. Perché oltre che le denunce per l’attività svolta, hanno l’obbligo di provvedere a versare i relativi premi. Che poi sono quelli che servono al dipendente per ottenere i trattamenti economici connessi a periodi di non lavoro, tredicesima, e ferie non godute tanto per citare alcuni esempi.
In questo caso il datore di lavoro è di fatto inadempiente per quanto concerne il versamento dei contributi alla Cassa Edile.

Nonostante come detto questo è un suo obbligo.

Cos’è la Cassa Edile competente per territorio nel settore

Prima di approfondire il da farsi in casi come quello del lettore, meglio capire bene di cosa parliamo. La Cassa Edile è un ente previsto per il settore edile dal contratto collettivo. Perché è un settore che ha carenze da questo punto di vista. Infatti alcune spettanze che ad altri lavoratori dipendenti di altri settori, arrivano in busta paga durante le mensilità lavorative, per il settore edile non arrivano così. Ed è così che assume un ruolo fondamentale la Cassa Edile.

Si tratta di un Ente che nasce, come detto prima, dalla contrattazione collettiva per gli addetti del settore edilizio. Tutte le aziende edili che utilizzano e applicano il CCNL di questo settore, hanno l’obbligo di iscrizione per i loro operai. Per gli impiegati e per gli altri inquadramenti invece, l’iscrizione è facoltativa.
La Cassa Edile di fatto è l’Ente che eroga ai lavoratori edili le ferie, la tredicesima, le indennità per malattia, infortunio e qualsiasi altra provvidenza o servizi agevolati che sempre il CCNL edilizia prevede.

Molto cambia da Regione a Regione e da Provincia a Provincia

La Cassa Edile per ciascun lavoratore è finanziata dal datore di lavoro con i versamenti che partono dalle aliquote contributive diverse da Cassa Edile a Cassa Edile a livello locale. Infatti esistono 120 Casse Edili territoriali a livello Regionale e Provinciale. E questa è una delle grandi problematiche del settore, con la mobilità dei lavoratori e delle imprese edili, in cantieri collocati spesso in diverse Regioni e Province, che prevedono iscrizioni e versamenti in diverse Casse Edili.

Come l’azienda versa alla Cassa Edile

I versamenti alla Cassa Edile territorialmente competente vengono effettuati direttamente dalla imprese, a prescindere dal fatto che una percentuale del versato sia a carico del lavoratore stesso.

L’importo del versamento con trattenuta sulla busta paga mensile è basato sullo stipendio percepito ed è calcolato sugli importi dell’indennità territoriale del settore che altro non è che la vecchia contingenza. Questo versamento è quello che finanzia tredicesime e ferie dei lavoratori. Ma c’è da fare i conti anche con il versamento aggiuntivo sempre obbligatorio, che serve per finanziare sia la vita della stessa Cassa Edile, che altre agevolazioni per i lavoratori, come per esempio il godimento di un prestito a tasso agevolato.

Quali sono i servizi che la Cassa Edile offre ai lavoratori dopo il versamento dei premi del datore di lavoro

Ricapitolando, versamenti obbligatori alla Cassa Edile per le imprese del settore edile e notevoli vantaggi per i lavoratori. In estrema sintesi, le cose che offre la Cassa Edile ai lavoratori iscritti e con aziende virtuose in materia di pagamenti, sono:

  • ferie;
  • tredicesima;
  • Permessi retribuiti;
  • Premio APE (scatti di anzianità del settore);
  • Indennizzo per malattia;
  • Indennizzo per infortunio;
  • Accantonamenti per pensione di anzianità e pensione di vecchiaia.

Come fare se il datore di lavoro non versa alla Cassa Edile

Il mancato versamento dei contributi alla Cassa Edile è un evento che capita spesso. Nonostante la situazione sia sotto controllo sempre, visto l’obbligo mensile per le imprese del settore di fornire alla Cassa Edile di iscrizione la dichiarazione relativa a tutti i versamenti effettuati in favore dei dipendenti. Se l’impresa non versa, il lavoratore non ha alternative all’agire immediatamente. Deve innanzi tutto partire da una formale richiesta al datore di lavoro a provvedere a versare quanto dovuto. Oppure a risarcire autonomamente e senza passare dalla Cassa Edile, tutte le prestazioni di cui non ha potuto godere. Non è necessario in prima istanza utilizzare un sindacato o un avvocato. L’importante è mandare la richiesta di regolarizzazione al datore di lavoro, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite Posta Elettronica Certificata (PEC).

Ecco la strada da seguire de il datore di lavoro non versa i premi

Solo a fronte di una mancata risposta del datore di lavoro alla lettera, e solo in continuità dell’omissione da parte del datore di lavoro, l’interessato deve adire le vere vie legali, citando in giudizio il suo datore di lavoro. Quest’ultimo però rischia gravi conseguenze. Oltre ad una condanna in giudizio, con conseguente obbligo di risarcire il dipendente anche per le spese legali sostenute e per eventuali altri danni subiti, ci sono sanzioni. Perché il dipendente cita in giudizio il datore di lavoro al fine di recuperare ciò che ha perduto. ma allo stesso tempo può denunciare l’accaduto alla Direzione Territoriale del Lavoro (ex Ispettorato del Lavoro).

Questo Ente non potrà esimersi dall’approfondire il controllo dell’azienda, per verificare l’accaduto e se l’omissione è acclarata, sanzionerà pesantemente il datore di lavoro. I rischi per il datore di lavoro sfociano anche nel penale. Perché sin prefigura il reato di appropriazione indebita visto che i soldi da versare alla Cassa Edile sono spettanti al lavoratore sotto forma di prestazioni e non sono del datore di lavoro. E se l’iscrizione alla Cassa Edile ha permesso all’azienda di ottenere a sua volta alcune agevolazioni, ecco che la situazione si complica perché in assenza dei versamenti, le agevolazioni possono risultare non spettanti e da restituire.