Tra i vari adempimenti da effettuare per usufruire della detrazioni fiscali per lavori di risparmio energetico, c’è anche la comunicazione da inviare all’Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Si tratta di una comunicazione che è richiesta espressamente per legge, in assenza della quale non è possibile sfruttare i bonus edilizi. Fatta salva la possibilità di ricorrere alla c.d. remissione in bonis. Non è invece possibile ricorrere alla recente sanatoria delle irregolarità formali.

La comunicazione va fatta attraverso il portale Enea.

Di recente, il portale è stato aggiornato per consentire la comunicazione anche per i lavori iniziati nel 2023.

A tal proposito, rispetto ai lavori 2023, da quando decorrono i 90 giorni per inviare all’Enea la comunicazione sui lavori effettuati? Vediamo quali sono le indicazioni da seguire.

Lavori di risparmio energetico. La comunicazione all’Enea

Con un comunicato apparso di recente sul proprio portale, l’Enea ha reso noto che, dal 1° febbraio, è possibile inviare la comunicazione circa i lavori effettuati nel 2023.

Di norma, all’ENEA devono essere inviati:

  • attraverso la sezione Ecobonus, i dati degli interventi di riqualificazioni energetica del patrimonio edilizio esistente (incentivi del 50%, 65%, 70%, 75%, 80%, 85%) e i dati degli interventi di bonus facciate limitatamente alle spese sostenute fino al 31/12/2022 quando comportano la riduzione della trasmittanza termica dell’involucro opaco (detrazione del 90% per le spese sostenute fino al 31/12/2021, del 60% per le spese sostenute dal 01/01/2022 al 31/12/2022);
  • attraverso la sezione Bonus Casa, i dati degli interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili che usufruiscono delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie (in tale caso la comunicazione non è obbligatoria).

L’invio della comunicazione deve essere effettuato entro 90 giorni dalla fine dei lavori per i quali si intende accedere al relativo bonus fiscale.

Ad esempio, nel caso di sostituzione degli infissi, andrà inviata all’Enea la scheda descrittiva dell’intervento: Tabella 2 del D.M. 26.01.2010 (lavori iniziati prima del 6.10.2020); Tabella 1 Allegato E del D.

M. 6.08.2020 (lavori iniziati a partire dal 6.10.2020).

La data di fine lavori

Quando si parla di data di fine lavori, si fa riferimento al giorno del cosiddetto “collaudo” (e non di effettuazione dei pagamenti) o dell’attestazione della funzionalità dell’impianto se pertinente. Da qui decorrono i 90 giorni per effettuare la comunicazione.  Se, in considerazione del tipo di intervento, non è richiesto il collaudo, il contribuente può provare la data di fine lavori con altra documentazione emessa da chi ha eseguito i lavori (o dal tecnico che compila la scheda informativa). Non può ritenersi valida un’autocertificazione del contribuente.

La trasmissione deve avvenire in via telematica, attraverso l’applicazione web dell’Enea raggiungibile dal sito https://detrazionifiscali.enea.it/.

C’è anche la possibilità di inviare la comunicazione  a mezzo raccomandata. Con ricevuta semplice. Sempre entro il termine di 90 giorni dal termine dei lavori. Ciò vale solo ed esclusivamente quando la complessità dei lavori eseguiti non trova adeguata descrizione negli schemi resi disponibili dall’Enea.

L’indirizzo presso cui inviare la documentazione è il seguente: ENEA – Dipartimento ambiente, cambiamenti globali e sviluppo sostenibile Via Anguillarese 301 – 00123 Santa Maria di Galeria (Roma) Va indicato il riferimento “Detrazioni fiscali – riqualificazione energetica”.

Lavori 2023. Entro quando va inviata la comunicazione?

L’obbligo di comunicazione dei dati all’Enea riguarda anche i lavori effettuati nel 2023.

A tal proposito, posto che rispetto a tali lavori, il portale Enea è stato messo in funzione di recente, per gli interventi già terminati nel 2023 ossia nel periodo 1° gennaio-31 gennaio 2023, il termine di 90 giorni per la trasmissione dei dati all’ENEA decorre dalla data di messa online dello stesso portale. Dunque dal 1° febbraio 2023. L’accesso al portale avviene tramite le credenziali  SPID o CIE.

E’ utile ricordare che una volta inviata la comunicazione, l’ENEA invierà al contribuente interessato una e-mail di conferma.

L’e-mail deve essere conservata per fruire della detrazione. Per l’attestazione della corretta trasmissione, è sufficiente anche la stampa della “scheda descrittiva” dell’intervento riportante il codice CPID (Codice Personale Identificativo) e la data di trasmissione. Il codice CPID viene assegnato, infatti, quando la trasmissione dei dati è andata a buon fine.”