L’ultima busta paga vi è sembrata più leggera? Non è stata solo un’impressione: controllate queste 5 cose che possono aver inciso sullo stipendio netto o anche su quello lordo del mese di febbraio. Come leggere la busta paga: dallo stipendio lordo al netto

  1. Febbraio 2016 è bisestile: si guadagna meno?

La prima particolarità del mese di febbraio 2016 è che è stato bisestile, quindi i giorni sono stati 29 e non 28. In che modo questo incide sulla busta paga? A conti fatti, visto che il 29 è stato un giorno feriale, abbiamo lavorato un giorno in più a parità di stipendio.

Questo però vale solo per gli operai (che hanno la paga mensilizzata ad ore) e non per gli impiegati con paga mensilizzata a giorni.  

  1. Perché a febbraio abbiamo pagato più tasse

La particolarità del mese scorso incide anche sulle detrazioni fiscali per lavoro dipendente e quindi, di conseguenza, sulle trattenute in busta paga. E questa volta lo stipendio netto può essere più leggero sia per gli operai che per gli impiegati. Peraltro la detrazione per lavoro dipendente 2016 viene calcolata sulla base di 365 giorni e non 366 anche nell’anno bisestile.

  1. Il bonus Renzi è ridotto nella busta paga di febbraio: ecco il motivo

A febbraio, rispetto i mesi da 30 o 31 giorni, è diminuito leggermente anche l’importo del bonus Renzi: 960 euro diviso 366 giorni per 29 giorni di febbraio fa infatti 76,07 euro. Va detto comunque che, chi ne ha diritto, a fine anno percepirà comunque 960 euro totali (sempre che il reddito non superi i 24.000 euro come imponibile fiscale), quindi da questo punto di vista non occorre creare allarmismi. [tweet_box design=”box_07″ float=”none”]Ecco perchè a febbraio abbiamo guadagnato meno[/tweet_box]

  1. Addizionali costanti

Nella busta paga di febbraio restano invece costanti le addizionali regionali e comunali per il saldo 2015. Da marzo si aggiungerà anche l’acconto per il 2016.

  1. Importo assegni familiari, ferie e permessi

Infine non cambiano nella busta paga di febbraio né l’importo degli assegni per il nucleo familiare né i ratei maturati per ferie, permessi etc (indicati nella parte bassa del cedolino).

Le nuove tabelle ANF, basate sul reddito dell’anno precedente (anno 2015), scattano dal primo luglio 2016.