Continua a tenere banco il capitolo previdenziale con le nuove misure che il governo avrebbe intenzione di varare per il 2024. Detto che il governo per voce del suo Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha già detto che misure spot per le pensioni non potranno essere prodotte, le novità potrebbero riguardare solo le misure che oggi sono attive e che presto scadranno. Un pacchetto pensioni della legge di Bilancio quindi, che ricalcherà gli ultimi provvedimenti fatto manovra finanziaria dopo manovra finanziaria dagli ultimi esecutivi.

Si interviene più con misure tampone a detonare in parte la legge Fornero, che con una vera riforma delle pensioni. E soprattutto si interviene prorogando le vecchie misure in scadenza, magari correggendole e migliorandole.

“Buongiorno, mi chiamo Pamela e sono una lavoratrice che nel 2024 compirà 60 anni di età. Dal momento che ho i contributi idonei alla pensione con opzione donna, mi chiedevo se davvero potrò uscire l’anno venturo con questa misura. Non rientrando nelle categorie a cui opzione donna viene data oggi e non avendo figli, mi chiedevo se erano vere le voci di una opzione donna a 60 anni nel 2024, grazie.”

Ecco come potranno andare in pensione i lavoratori a 60 anni di età nel 2024

Ape sociale, quota 103 e opzione donna sono accomunate da due cose. La prima è che tutte e tre le misure scadranno il prossimo 31 dicembre. La seconda è che per tutte e tre le possibilità che vengano prorogate ci sono tutte. Ma se quota 103 e Ape sociale non dovrebbero subire correttivi, diverso il caso di opzione donna. Perché le lavoratrici potrebbero trovare positive novità da questa nuova proroga di opzione donna. Ecco come potranno andare in pensione i lavoratori a 60 anni di età nel 2024 con la nuova opzione donna, sempre che le ultime indiscrezioni si tramutino in realtà.

Opzione donna 2024, modifiche in arrivo, ma quali?

Per la proroga di opzione donna che molti danno per scontata, le ipotesi erano sostanzialmente 3 come anche noi qualche tempo fa avevamo sottolineato.

Ma adesso, man mano che si avvicina la scadenza della legge di Bilancio, la linea sembra diventare solo una. Opzione donna in passato consentiva l’accesso alla pensione con 58 anni di età per le dipendenti private e pubbliche, e 59 anni di età per le autonome. Nel 2023 invece via libera solo a 60 anni per invalide e caregivers soltanto. A 58 anni invece, pensione con opzione donna solo a disoccupate o dipendenti di aziende con procedure di crisi avviate, o sempre invalide e caregivers, ma con 2 o più figli avuti (con un solo figlio età a 59 anni). La carriera contributiva pari a 35 anni è l’unica cosa che nel 2023 rispetto al passato, non è stata modificata.

Modifiche in arrivo per opzione donna, ecco come e da dove si parte

Per il 2024 nuove modifiche in arrivo però. Partendo dal presupposto che il ritorno alle uscite a 58 e 59 anni rispettivamente per dipendenti ed autonome, non può materializzarsi. Ma va detto che pure la conferma delle uscite 2023 non va bene. Perché hanno ridotto drasticamente la portata della misura e la platea delle possibili neo pensionate. Ecco quindi che la linea che pare sia quella intrapresa dal governo è un restyling profondo della misura, con una nuova opzione donna a partire dai 60 anni di età. E stavolta senza limiti di platea, cioè senza categorie a cui applicarla o collegamenti coi figli avuti. Perde quota anche l’ipotesi di Ape rosa, cioè di trasformare la pensione di opzione donna con una sorta di reddito ponte fino ai 67 anni di età come funziona oggi l’Ape sociale.

Decorrenza, finestre e date entro cui completare i requisiti

La nostra lettrice quindi ha letto bene le ultime novità che arrivano e che parlano di una nuova opzione donna senza limiti.

Ed ha anche capito bene che l’età su cui adesso si ragiona per la misura, è quella dei 60 anni. Una cosa da dire alla lettrice però ci sarebbe lo stesso. E forse è l’unica brutta notizia per lei. Opzione donna, in passato, nel 2023 e forse anche in futuro, consente il pensionamento ad una determinata età e ad una altrettanto determinata carriera contributiva raggiunta. In primo luogo la decorrenza della prestazione è posticipata di 12 mesi. Si tratta del meccanismo a finestra che sposta la decorrenza del primo rateo di pensione, dal primo giorno del mese successivo a quello di maturazione dei requisiti, a 12 mesi dopo. Ma poi c’è un altro vincolo che forse lei non considera. E si tratta di un vincolo che probabilmente le impedirà comunque la pensione nel 2024. Perché i requisiti di opzione donna, tanto nella prima versione dei 58/59 anni per dipendenti o autonome, che nella versione limitata del 2023, vanno completati l’anno prima.

Pensione a 60 anni nel 2024, ma solo per le nate entro il 1963

Significa in buona sostanza, che anche se opzione donna venisse rinnovata e corretta nelle modalità prima descritte, le nate nel 1964, come la nostra lettrice, non avrebbero possibilità di sfruttarla nel 2024. I 60 anni di età infatti andrebbero completati, come i 35 anni di contributi, entro il 31 dicembre del 2023. Possibile quindi che la pensione con la nuova opzione donna riguardi le nate fino al 1963. Perché sono queste lavoratrici che completano i 60 anni di età quest’anno. E niente opzione donna per chi, anche se ha oltre 60 anni, completa i 35 anni di contributi solo nel 2024.