Sarà capitato a molti di aver pagato un bollettino e di aver perso la ricevuta. La situazione è snervante soprattutto se il pagamento è avvenuto in contanti e non c’è modo di avere la prova del versamento.  Molte volte lo smarrimento della ricevuta riguarda il bollo auto. Il problema si pone soprattutto per le auto di proprietà non per quelle prese il leasing o a noleggio a lungo termine. Infatti, in tali casi, la società che concede in uso il mezzo, addebita puntualmente il relativo importo alla scadenza annuale.

Ad ogni modo, c’è possibilità di recuperare la ricevuta del bollo auto pagato?

Ebbene esistono principalmente due canali per dimostrare di aver pagato il bollo auto.

Il bollo auto. Soggetti obbligati al pagamento

Innanzitutto prima di passare ad analizzare le strade percorribili per dimostrare il pagamento del bollo auto, è bene soffermasi sull’ambito soggettivo della tassa in esame.

A tal proposito:

  • in caso di prima immatricolazione, il bollo è dovuto a decorrere dal mese in cui avviene l’immatricolazione, il versamento deve essere effettuato entro tale mese o nel mese successivo a quello d’immatricolazione qualora questa avvenga negli ultimi dieci giorni del mese;
  • in caso di vendita dell’auto, è tenuto al pagamento del bollo auto il proprietario rilevato all’ultimo giorno utile per effettuare il pagamento. Ad esempio, se il bollo scade ad aprile, il versamento può essere effettuato entro il 31 maggio, senza sanzioni. Il bollo sarà a carico di chi risulta proprietario a tale data.

In Lombardia, rileva la proprietà al primo giorno del periodo d’imposta.

L’obbligo di corrispondere il tributo cessa con la cancellazione dei veicoli dai  registri del PRA.

Ad ogni modo, pagare il bollo auto in ritardo costa in più sia in termini di sanzioni che di interessi.

Ricevuta bollo auto persa. Come dimostrare il pagamento?

Se una volta effettuato il pagamento, il contribuente perde la ricevuta, ha comunque a disposizione della soluzioni per dimostrare di aver effettuato il versamento.

Infatti, ci sono diversi modi per dimostrare che il bollo auto è stato pagato.

Innanzitutto sul sito dell’ACI, è possibile verificare eventuali pendenze a seguito di ricevimento di avvisi di pagamento. Grazie ad uno specifico servizio, si ha la possibilità di inviare ad ACI una richiesta di riesame corredata di documentazione in formato elettronico. Quanto pervenuto sarà valutato per la verifica e per la soluzione di eventuali disallineamenti d’archivio, pendenze tributarie e/o contenzioso a carico.

Tale servizio non è disponibile per tutte le Regioni.

La dimostrazione del pagamento può avvenire anche tramite i servizi dell’Agenzia delle entrate (non per tutte le Regioni). Basta collegarsi sul portale. L’alternativa è quella di recarsi di persona presso gli uffici della Regione competenti in materia o meglio presso le agenzie automobilistiche presenti nel proprio Comune. Anche gli uffici ACI possono dare risconto in merito.

Il bollo auto si prescrive dopo tre anni, decorrenti dal gennaio successivo all’anno in cui deve essere pagato.

Come detto in premessa, il problema non si pone per le auto prese il leasing o a noleggio a lungo termine. Infatti, in tali casi, la società che concede in uso il mezzo, addebita puntualmente, alla scadenza annuale, il relativo importo.