Ci siamo occupati più volte del licenziamento del dipendente in malattia non reperibile alla visita fiscale. Ma chi è reperibile alla visita fiscale può stare tranquillo? Non sempre. Il principio generale è che il lavoratore in malattia non deve mettere in atto comportamenti che possano pregiudicare lo stato di salute e ritardare il suo rientro a lavoro.

Dopo la visita fiscale pubblica foto su Facebook: licenziato

E nei tempi dei social essere smascherati in questi casi è più facile di quanto non si pensi.

Non sono poche le testimonianze di dipendenti licenziati perché visti su Facebook in occasione di eventi o feste, magari all’aperto, a fare baldoria etc… tutte situazioni che mal si conciliano con la malattia. Il principio che viene leso da queste condotte è quello della fiducia dipendente-datore di lavoro e a poco vale obiettare che è stata violata la presunta privacy del dipendente visto che le foto sono state postate online.

In questo senso è bene sapere che la Corte di Cassazione con sentenza n. 10955715 è arrivata a riconoscere il diritto del datore di creare un profilo Facebook falso per stanare dipendenti fannulloni mediante contatti fake. Questo escamotage nel caso di specie era servito a dire il vero a smascherare il dipendente che usava Facebook durante l’orario di lavoro ma il principio alla base è lo stesso anche per il dipendente in malattia che, magari dopo essersi sottoposto alla visita fiscale del medico Inps, pensa di essere libero di godersi la giornata e, peggio ancora, la serata o la notte fuori.
Può sembrare quasi banale sottolineare come il dipendente in malattia dovrebbe stare attento a non pubblicare cose compromettenti sul suo profilo Facebook ma i numeri ci dicono che non è così. A nulla servirebbe essere reperibile alla visita fiscale in quel caso.

Leggi anche:

Il lavoratore in malattia può essere seguito da un investigatore privato?

Lavoratore assente per malattia va al mare: ecco quando non può essere licenziato