In ogni rapporto di lavoro, dopo la firma del contratto, tra le parti si instaurano diritti e doveri reciproci. Questo vale in qualsiasi settore, anche se, in base al CCNL di riferimento, cambiano sia i diritti che i doveri. Esistono però regole fisse che riguardano le interruzioni di questi rapporti di lavoro. Sia che decida il datore di lavoro di mettere la parola fine al rapporto e sia che la decisione sia del lavoratore.

Dimissioni: ecco il preavviso da dare e le sanzioni per chi non rispetta i termini

Infatti, in caso di licenziamento, il datore di lavoro deve dare il giusto preavviso.

E lo stesso deve fare il lavoratore se dà le dimissioni. Bisogna dare sempre il tempo all’altra parte di organizzarsi per la sostituzione del lavoratore o per trovare nuova occupazione. I termini di preavviso vanno rispettati per non incorrere in sanzioni. Oggi rispondiamo a un nostro lettore che è assunto in un’azienda del settore metalmeccanico.

“Buongiorno, sono un lavoratore assunto al 4° livello contratto metalmeccanici. Lavoro sempre in trasferta, lontano da casa e con pochi giorni al mese di riposo, a tal punto che torno dai miei figli solo una volta al mese per 48/72 ore. Mi sono stancato e ho trovato un altro lavoro vicino al mio Paese. Sono assunto con questa ditta dal 2020 (da maggio 2020) e volevo capire come devo dare le dimissioni e quanto preavviso devo dare. La mia nuova azienda mi vorrebbe subito, ma ho paura di subire sanzioni dalla precedente che non vuole lasciarmi andare.”

Come si danno le dimissioni in base al CCNL metalmeccanici

Come detto in premessa, sia per il licenziamento da parte del datore di lavoro che per le dimissioni volontarie del lavoratore, serve dare il giusto preavviso. Ma in ogni CCNL, cioè in ogni Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, le regole e i giorni di preavviso sono diversi.

La domanda del nostro lettore riguarda i metalmeccanici. Un particolare settore lavorativo che vede coinvolti sia gli operai delle fabbriche di auto e simili che operai addetti a lavori di manutenzione strade, ferrovie e simili. Quindi, un settore ricco di lavoratori, tra quelli più popolosi della penisola. Il preavviso in sede di dimissioni volontarie, a prescindere dalla motivazione che può portare un dipendente a darle, varia in base alla qualifica, al livello o alla categoria con cui un dipendente è assunto. Cambiano i giorni di preavviso da dare per evitare sanzioni per mancato preavviso.

Le tabelle del giusto preavviso di dimissioni

Il rapporto di lavoro se non ha una scadenza prefissata, cioè se non è a tempo determinato, non può essere risolto senza un preavviso. E da entrambi le parti come abbiamo detto in precedenza. Nel settore metalmeccanico oggetto del quesito del lettore, come si legge sul CCNL di questo specifico settore la tabella da seguire alla lettera è la seguente:

Fino a 5 anni di servizio consecutivo con lo stesso datore di lavoro:

  • 7 giorni di preavviso per il primo livello (prima categoria);
  • 10 giorni di preavviso livelli 2, 3 e 3 Super;
  • 1 mese e 15 giorni di preavviso livelli 4, 5 e 5 super;
  • 2 mesi di preavviso livelli 6, 7, 8  e Quadri.

Da 5 anni a 10 anni di servizio:

  • 15 giorni di preavviso per il primo livello;
  • 20 giorni di preavviso livelli 2, 3 e 3 Super;
  • 2 mesi di preavviso livelli 4, 5 e 5 super;
  • 3 mesi di preavviso livelli 6, 7, 8  e Quadri.

Oltre 10 anni di servizio:

  • 20 giorni di preavviso per il primo livello;
  • 1 mese di preavviso livelli 2, 3 e 3 Super;
  • 2 mesi e 15 giorni di preavviso livelli 4, 5 e 5 super;
  • 4 mesi di preavviso livelli 6, 7, 8  e Quadri.

Le penalizzazioni per mancato preavviso da parte del lavoratore dipendente

Va ricordato che la procedura di dimissioni è volontaria ma va fatta esclusivamente con la procedura telematica sul sito del Ministero del Lavoro accedendo con SPID, CIE o CNS o rivolgendosi a CAF, Patronati o consulenti abilitati.

Una volta date le dimissioni e dato il preavviso, che è la data di decorrenza dell’interruzione del rapporto di lavoro, il dipendente ha 5 giorni di tempo per revocarle, altrimenti diventano definitive. Se non viene dato il giusto preavviso, il lavoratore deve corrispondere al datore di lavoro la cosiddetta indennità di mancato preavviso. Anche in questo caso l’entità di quanto rimborsare al datore di lavoro cambia da livello a livello di inquadramento. E parte dalla retribuzione che il lavoratore percepisce. Nello specifico:

  • 0,24, 0,5 e 0,67 mensilità di stipendio per il primo livello con meno di 5 anni, fino a 10 anni e oltre 10 anni di servizio;
  • 0,33, 0,67 e 1 mensilità di stipendio per i livelli 2, 3 e 3 Super sempre fino a 5 anni, fino a 10 anni o oltre di servizio;
  • 1 mese e messo di stipendio, 2 mesi di stipendio e 2 mesi e mezzo di stipendio per le categorie 4, 5 e 5 Super;
  • 2 mesi, 3 mesi e 4 mesi per i livelli 6, 7, 8 e Quadri, sempre in base alle tre fasce di anzianità di servizio.