L’Agenzia delle Entrate ha illustrato, ieri 13 settembre 2021, la strada che porterà alla Dichiarazione precompilata IVA.

Si parte, sin da subito con i registri IVA precompilati e da metà ottobre 2021 con le comunicazioni LIPE (liquidazioni periodiche IVA) in bozza.

Solo dal 2023 (quindi, anno d’imposta 2022) sarà reso disponibile anche il Modello IVA precompilato.

I primi esclusi dalla dichiarazione precompilata IVA

L’importante novità non riguarderà, tuttavia, tutte le partite IVA. In primis sono esclusi i contribuenti che operano in settori particolari o con regimi speciali ai fini IVA, come ad esempio:

  • editoria
  • vendita di beni usati
  • agenzie di viaggio
  • ecc.

La precompilata IVA non sarà disponibile nemmeno per i soggetti che:

  • applicano l’IVA separatamente, per obbligo di legge o a seguito di opzione, relativamente alle diverse attività esercitate
  • aderiscono alla liquidazione dell’IVA di gruppo
  • sono sottoposti a fallimento o a liquidazione coatta amministrativa
  • partecipano ad un gruppo IVA.

Gli altri esclusi dalla precompilata

Ai soggetti di cui al paragrafo precedente, come si evince dal Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate Prot. n. 183994/2021 dell’8 luglio 2021, si aggiungono anche coloro che applicano obbligatoriamente il meccanismo della scissione dei pagamenti (split payment).

Infine, esclusi dalla precompilata sono:

  • i commercianti al minuto che applicano la cd. ventilazione dell’IVA
  • coloro che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi tramite distributori automatici o cessioni di benzina o di gasolio destinati ad essere utilizzati come carburanti per motori
  • chi eroga prestazioni sanitarie.

I soggetti che effettuano la liquidazione dell’IVA “per cassa” sono, invece, esclusi dalla platea sperimentale solo per l’anno 2021.

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