Giusto un mese ancora di tempo, a partire da oggi 28 agosto 2023, per rimediare spontaneamente alla mancata presentazione della Dichiarazione IMU 2023 (anno d’imposta 2022) la cui scadenza ordinaria era stabilita al 30 giugno 2023.

Quest’anno, per effetto di proroga, al 30 giugno 2023 cadeva anche la Dichiarazione IMU 2022 (anno d’imposta 2021). Quindi ancora un mese di tempo per rimediare per chi avesse saltato anche questa dichiarazione.

Ma andiamo con ordine a riscostruire le cose.

Obbligo dichiarativo e scadenze

La dichiarazione IMU è un adempimento non sempre obbligatorio.

Sono obbligati a farla i possessori di immobili quando, per l’anno d’imposta di riferimento:

  • l’immobile è stato oggetto di riduzione d’imposta (ad esempio ha goduto dello sconto 50% per la casa concessa in comodato ai figli);
  • oppure il comune non ha le informazioni indispensabili per verificare che il contribuente ha assolto alla propria obbligazione tributaria verso questa imposta.

Il dettaglio dei casi in cui è obbligatorio è riportato nelle istruzioni ministeriali del modello di dichiarazione IMU stesso.

Ad ogni modo, regola vuole che, se obbligatoria, bisogna presentarla (al comune dove si trovano gli immobili) entro il 30 giugno dell’anno successivo.

Sulla base di quanto anzidetto, dunque, laddove obbligati, la Dichiarazione IMU 2023 (anno d’imposta 2022) doveva presentarsi entro il 30 giugno 2023. Mentre la Dichiarazione IMU 2022 (anno d’imposta 2021) era da farsi entro il 30 giugno 2022.

Tuttavia, con riferimento a quest’ultima il termine è stato dapprima prorogato al 31 dicembre 2022 e poi al 30 giugno 2023. Conseguenza di tutto è che entro il 30 giugno 2023 si dovevano presentare sia la Dichiarazione IMU 2023 che la Dichiarazione IMU 2022.

Dichiarazione IMU, ultimo appuntamento al 28 settembre 2023

Ad ogni modo niente paura per chi avesse saltato l’adempimento. Lo si può fare entro i 90 giorni successivi pagando una sanzione di 5 euro (1/10 di 50 euro). Quindi, si può rimediare inviando il tutto entro il 28 settembre 2023. Si consideri che la sanzione è per dichiarazione. Pertanto, se la tardività riguarda entrambe le dichiarazioni bisogna pagare 10 euro.

In questo modo si è salvi. Laddove, invece, si lasci passare anche il 28 settembre senza fare l’adempimento, scatta l’omissione e il comune può irrogare la sanzione piena di cui al comma 775 della legge n. 160 del 2019. Ai sensi del quale, in caso di omessa presentazione, si applica la sanzione dal 100% al 200% del tributo non versato, con un minimo di 50 euro

Riassumendo…

  • il 30 giugno 2023 è scaduto il termine di presentazione della Dichiarazione IMU 2023 (anno d’imposta 2022) e la Dichiarazione IMU 2022 (anno d’imposta 2021)
  • chi ha saltato l’appuntamento può rimediare entro il 28 settembre 2023, presentando la dichiarazione e pagando una sanzione di 5 euro (per ciascuna)
  • dopo il 28 settembre 2023 non si può rimediare e si applica la sanzione piena che va dal 100% al 200% del tributo non versato, con un minimo di 50 euro (comma 775 legge bilancio 2022).