Il problema non è solo il lavoro. Anche gli schiavi avevano un lavoro. Il problema sono i salari“, afferma Jim Hightower. Effettivamente l’importo degli stipendi finisce spesso al centro delle polemiche perché considerato particolarmente basso. Sempre più persone, complice la crisi economica in corso, non riescono ad arrivare alla fine del mese.

Per questo motivo si rende necessario l’intervento di misure ad hoc, grazie alle quali permettere ai lavoratori di avere una busta paga più ricca. Da qui la decisione del nuovo governo guidato da Giorgia Meloni di introdurre un taglio del cuneo fiscale.

Una decisione importante che permetterà a molti di avere, dal 2023, un aumento dello stipendio. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Governo Meloni: obiettivo portare più soldi in busta paga

Come spiegato dal presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni nel corso del discorso alla Camera per la fiducia, non si deve combattere la povertà con l’assistenzialismo, bensì con il lavoro. Per questo motivo l’intento del governo è quello di sciogliere il nodo reddito di cittadinanza, mettendo in campo tutta una serie di misure volte a favorire l’ingresso nel mondo del lavoro.

Sempre soffermandosi sull’attività lavorativa, l’esecutivo intende garantire uno stipendio più alto. A tal fine, stando a quanto si evince dal sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il DDL Bilancio approvato dal Consiglio dei Ministri prevede un:

Esonero contributivo del 2% per redditi fino a 35.000 euro e del 3% per redditi fino a 20.000 euro. La riduzione del cuneo è tutta a beneficio dei lavoratori. Per l’intervento sono stati stanziati oltre 4 miliardi di euro”.

Di quanto aumenta il tuo stipendio con il cuneo fiscale

Come cambieranno le buste paghe nel corso del 2023? Ebbene, per quanto riguarda i redditi compresi da 20 mila a 35 mila euro nel 2023 non cambierà di fatto nulla. Resteranno, infatti, uguali a quelli percepiti ad oggi.

Questo avviene perché il governo Draghi aveva già approvato, per l’anno in corso, uno sgravio del 2% per i redditi inferiori a 35 mila euro.

Diverso, invece, il discorso per coloro che percepiscono redditi fino a massimo 20 mila euro che potranno beneficiare di un esonero contributivo del 3%. In tal casa, ad esempio, chi guadagna mille euro al mese otterrà un aumento pari a 10 euro al mese. Chi porta a casa uno stipendio da 1.300 euro, invece, registrerà un aumento pari a 13 euro mensile. I lavoratori che hanno uno stipendio pari a 1.500 euro al mese, invece, beneficeranno di un aumento in busta paga pari a 15 euro mensili.