Le spese detraibili dalle tasse devono essere effettivamente rimaste a carico del contribuente. Nel senso che il contribuente non deve aver ricevuto alcun rimborso a ristoro della spese pagate. Tale principio vale anche per la detrazioni delle spese mediche. Come bisogna comportarsi se una volta scaricata la spesa in dichiarazione dei redditi, per la stessa riceviamo un rimborso anche parziale?

Ecco come mettersi al riparo da eventuali controlli del Fisco.

La detrazione delle spese mediche

La detrazione delle spese mediche opera nella misura del 19% sulla parte di spesa complessiva superiore a 129,11 euro.

Per essere scaricata dalle tasse, la spesa deve effettivamente rimanere a carico del contribuente. Inoltre, dallo scorso anno è necessario che il pagamento sia avvenuto tramite strumenti tracciabili. A tal fine, il pagamento può essere dimostrato anche tramite l’estratto conto bancario. Ad ogni modo, per espressa previsione di legge, comma 680, Legge 160/2019, possono essere pagate in contanti i medicinali, i dispositivi medici e le prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale. Senza che ciò pregiudichi il diritto alla detrazione.

Come bisogna comportarsi se una volta scaricata la spesa in dichiarazione dei redditi, per la stessa riceviamo un rimborso anche parziale?

Il rimborso delle spese sanitarie

Il contribuente ha due possibile opzioni. Ipotizziamo il caso di una spesa sanitarie sostenute nel 2021 e che sappiamo ci sarà rimborsa in tutto o in parte nel 2022.

In base alle istruzioni alla compilazione del 730/2021 precompilato, le spese sanitarie sostenute nel 2021 e che saranno rimborsate in anni successivi possono essere portate in detrazione. Già al netto dell’importo che verrà rimborsato. In alternativa, possono essere detratte per l’intero importo, salvo poi indicare l’importo ricevuto a titolo di rimborso nel rigo D7 codice 4 nella dichiarazione dei redditi 730 relativa all’anno d’imposta in cui si percepirà il rimborso stesso.

Dunque, se la spesa è stata detratta per intero, il rimborso deve essere trattato quale reddito da assoggettare a tassazione separata (articolo 17, comma 1 lettera n-bis, del Tuir).

Di conseguenza, il contribuente dovrà indicare il rimborso ricevuto, tra i redditi soggetti a tassazione separata, nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui lo ha ricevuto (Modello 730 – Quadro D – o Modello Redditi Persone fisiche – Quadro RM).

Attenzione, si considerano rimaste a carico e dunque sono detraibili, le spese mediche rimborsate o direttamente sostenute da assicurazioni: per effetto di premi di assicurazioni sanitarie versati dal contribuente, per i quali non spetta alcuna deduzione/detrazione; a fronte di premi per assicurazioni sanitarie stipulate dal datore di lavoro pagati dallo stesso con o senza trattenuta a carico del dipendente (che hanno concorso alla formazione del reddito).