Rientrano tra le spese che danno diritto al c.d. bonus verde anche le opere necessarie alla realizzazione dell’intervento di sistemazione del giardino e non il solo acquisto di piante o altro materiale.

Ciò significa, ad esempio, che spetta anche la detrazione fiscale per il pergolato realizzato nel giardino di casa purché tale realizzazione rientri nell’intervento di sistemazione a verde nel suo complesso.

Cos’è il bonus verde

Il bonus verde è stato introdotto nel 2018 e poi prorogato negli anni successivi.

Da ultimo la legge di bilancio 2021 (comma 76) lo ha prorogato anche con riferimento alle spese sostenute nel 2021.

Il beneficio si sostanzia in una detrazione fiscale del 36% a fronte di spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti (compresi quelli condominiali).

La detrazione è da godere in 10 quote annuali di pari importo senza possibilità di optare per lo sconto in fattura o cessione del credito (come, invece, previsto ad esempio per le spese di ristrutturazione).

È fissato a 5.000 euro il limite di spesa su cui applicare la detrazione (quindi la detrazione massima è di 1.800 euro). Tale limite si riferisce a ciascuna unità immobiliare “abitativa”.

Detrazione fiscale per il pergolato: ok al bonus verde

In merito alle spese che danno diritto a godere del bonus verde, come si evince dalla Circolare n. 19/E del 2020.

Sono agevolabili le opere che si inseriscono in un intervento relativo all’intero giardino o area interessata, consistente nella sistemazione a verde ex novo o nel radicale rinnovamento dell’esistente. E’, pertanto, agevolabile l’intervento di sistemazione a verde nel suo complesso, comprensivo delle opere necessarie alla sua realizzazione e non il solo acquisto di piante o altro materiale.

Inoltre, per espressa previsione normativa, il bonus verde spetta per spese documentate sostenute per la “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, compresi

  • pertinenze
  • recinzioni
  • impianti di irrigazione
  • realizzazione di pozzi
  • coperture a verde
  • giardini pensili.

Dunque, fra le spese che permetto di avere il bonus verde ci sono, a tutti gli effetti, anche quelle per la realizzazione di “copertura a verde”, come può essere considerato il pergolato.

Sono, invece, escluse dal bonus verde:

  • le spese di manutenzione ordinaria periodica dei giardini preesistenti non connessa ad un intervento innovativo o modificativo nei termini sopra indicati (si pensi alle spese per il giardiniere per la cura ordinaria del giardino di casa)
  • i lavori in economia.

Riguardo poi le spese per la realizzazione di fioriere e l’allestimento a verde di balconi e terrazzi, queste risultano ammesse al bonus verde solo se si tratta di strutture permanenti e sempreché si riferiscano ad un intervento innovativo di sistemazione a verde degli immobili residenziali.

Rientrano tra le spese ammesse anche quelle di progettazione.

Bonus verde per il pergolato: modalità di pagamento e documenti da conservare

Ai fini del bonus verde per il pergolato, chi sostiene la spesa deve possedere o detenere l’immobile sulla base di un titolo idoneo (proprietà, usufrutto, locazione, comodato, ecc.). Inoltre la spesa deve essere pagata con strumenti che consentono la tracciabilità, quindi:

  • bonifico bancario o postale (ordinario, quindi, non “parlante”)
  • carta di credito, carta di debito, carta prepagata
  • assegni
  • ecc.

Occorre conservare il documento di spesa (fattura) e la ricevuta che attesta il pagamento tracciabile. Se trattasi del pergolato realizzato nel giardino condominiale basta l’attestazione dell’amministratore di condominio da cui si evince la spesa sostenuta e la quota imputabile al singolo condomino.

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