La battaglia della vita è, in molti casi, combattuta in salita; e vincerla senza lottare significherebbe forse vincerla senza onore. Se non ci fossero difficoltà non ci sarebbe successo; se non ci fosse nulla per cui lottare, non ci sarebbe nulla da conquistare“, affermava Samuel Smiles. La vita, d’altronde, non è facile. Tanti sono i momenti di alti e bassi con cui dover fare i conti e che segnano inevitabilmente la nostra esistenza. Basti pensare alle tante piccole battaglie quotidiane che ognuno di noi deve affrontare negli ambiti più disparati.

A partire dalle relazioni interpersonali fino ad arrivare a quelli con la burocrazia, in effetti, sembra non poter avere mai un attimo di pace. Proprio in tale contesto giungono buone notizie per tutti coloro alle prese con dei debiti pregressi con il Fisco. Questo perché a breve, molto probabilmente, chi vince una battaglia potrebbe aver già vinto anche la guerra. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Debiti con il Fisco, chi vince una battaglia da domani potrebbe aver vinto la guerra

Il Governo è al lavoro per mettere a punto la legge delega inerente la riforma fiscale che potrebbe portare con sé delle grosse novità. In tale ambito si inserisce un ordine del giorno presentato da alcuni senatori di Fratelli d’Italia che potrebbe evitare a molti contribuenti di dover fare i conti con inutili ed estenuanti controversie tributarie con l’Agenzia delle Entrate. A tal fine la proposta è quella di limitare il contenzioso al primo grado di giudizio. In pratica se il contribuente vince la causa, l’Agenzia delle Entrate non potrebbe più ricorrere in appello e alla Cassazione. Verrebbero comunque previste delle eccezioni per cui l’Agenzia delle Entrate potrebbe proseguire per questa strada, proprio come avviene oggi.

Una proposta che, se dovesse diventare realtà, permetterebbe a molti contribuenti di dire addio ad alcuni debiti nei confronti del Fisco senza dover fare i conti con dei lunghi processi in tribunale.

L’Agenzia delle Entrate, dal suo canto, non sembrerebbe fare i salti di gioia per questa possibile soluzione. Gli ultimi dati, infatti, evidenziano come per l’Agenzia delle Entrate i gradi successivi di giudizio ricoprano un ruolo importante nel processo di recupero delle somme dovute dai contribuenti. In assenza di questo passaggio, pertanto, il Fisco vedrebbe ridursi in modo consistente le proprie entrate.

Il punto di vista dell’opposizione

Una proposta, quella dei senatori di Fratelli d’Italia, che fa storcere il naso all’opposizione. Ne sono un chiaro esempio le parole del presidente dei senatori del Pd, ovvero Francesco Boccia, che a tal proposito ha dichiarato:

“Ogni giorno riceviamo conferma alle nostre preoccupazioni sulla delega fiscale. Stamattina la Meloni afferma che il governo sarà rigido con gli evasori. Allora perché i suoi senatori hanno presentato un ordine del giorno alla delega fiscale che è un evidente ed esplicito attacco alla Agenzia delle Entrate, con la richiesta che l’Ente non possa fare ricorso nei contenziosi con i contribuenti? Siamo di fronte all’ennesima strizzata d’occhio ai furbi di una delega fiscale che la Ragioneria dello Stato (a proposito, Giorgia Meloni ci dica se vuole cacciare il Ragioniere Generale) conferma essere iniqua con perdite evidenti di gettito vista la mancata copertura di alcune norme, a partire dalla flat tax”. 

Ora non ci resta che attendere.