Come noto, l’Inps sostiene da tempo gli studenti con borse di studio per frequentare Università e scuole superiori di secondo grado fuori sede. Di recente vengono finanziati anche attività post universitarie, come i dottorati di ricerca, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione. I bandi vengono pubblicati generalmente tra il penultimo trimestre dell’anno e il primo trimestre dell’anno successivo e sono consultabili nella sezione Borse di studio del sito Inps.

Il bando per i dottorati in ricerca

È stato pubblicato sul sito dell’Inps un bando per 100 borse di dottorato finanziate dall’Inps, suddivise tra le università di tutta Italia.

Si tratta di un protocollo d’intesa tra Inps e Miur, su iniziativa del presidente Inps Pasquale Tridico e del Vice-Ministro all’istruzione, Università e Ricerca Lorenzo Fioramonti per favorire l’alta formazione e la ricerca specificatamente negli ambiti dell’innovazione, dello sviluppo sostenibile e del welfare.

I dottorati a disposizione

I dottorati sono ripartiti in: dottorati innovativi intersettoriali, vertenti sull’industria 4.0 (50 borse), dottorati per lo “sviluppo sostenibile” (30 borse), dottorati sul welfare e benessere (10 borse) e dottorati su welfare, in particolare focalizzati sulle tematiche del mercato del lavoro, del sistema pensionistico e dell’assistenza in Italia, attraverso l’utilizzo di metodologie economico-statistiche per l’analisi dei dati amministrativi (10 borse). Per le 10 borse welfare è previsto un periodo di ricerca in Inps, che si svolgerà presso la Direzione Centrale Studi e Ricerche.

100 borse di studio dall’Inps

L’impegno congiunto dell’Inps e del Miur ha permesso di raggiungere un risultato di fondamentale importanza“, sottolinea Tridico. “Cento giovani, acquisendo le borse di dottorato messe a bando, avranno la possibilità di formarsi ai più alti livelli e di sviluppare ricerche in campi strategici per il futuro del Paese“.

Questa misura concreta, realizzata in pochi mesi di lavoro grazie all’impegno dello staff di entrambi gli enti, mostra come sia possibile lavorare di concerto tra le varie parti istituzionali, con l’obiettivo comune di incrementare l’offerta formativa per i settori del futuro: l’economia circolare, il benessere equo e sostenibile, i diritti sociali“, ha aggiunto Fioramonti.