Secondo quanto è stato previsto dall’ultimo Dpcm di Draghi, dal 1° febbraio 2022 scatta l’obbligo di green pass per alcuni percettori di reddito di cittadinanza “occupabili”.
In realtà, sarà obbligatorio essere in possesso della certificazione verde per poter partecipare ai corsi di formazione e accrescimento professionale che si terranno presso i centri per l’impiego, nonché per partecipare ai cosiddetti PUC (Progetti Utili alla collettività) per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16 con l’accordo delle parti.
Questi Puc sono obbligatori e in presenza.

Ne deriva che per non perdere l’assegno, bisogna presentarsi con il Green pass, oppure tampone con risultato negativo.
Il 31 marzo 2022, ad ogni modo, è prevista la fine dello stato di emergenza in Italia. Ci si chiede, dunque, se da aprile si torna anche al reddito di cittadinanza senza green pass.

Attraverso una nota ufficiale, il Ministero del Lavoro ha fornito utili chiarimenti in merito a questo argomento. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Da aprile si torna al reddito di cittadinanza senza green pass?

A partire da aprile, spiega il Ministero del Lavoro, l’obbligo di presentare il Green Pass per poter frequentare i progetti Puc della pubblica amministrazione dipenderanno dall’età di chi beneficia del sussidio. In particolare:

  • I soggetti di età inferiore a 50 anni sono tenuti ad esibire la certificazione verde fino al 31 marzo 2022;
  • I soggetti che abbiano compiuto 50 anni, in analogia con quanto previsto per tutti i lavoratori, l’obbligo di esibire il green pass permane fino al 15 giugno 2022.

Il mancato rispetto di tali disposizioni sarà considerato assenza ingiustificata. Il beneficiario del reddito di cittadinanza che non intende dotarsi di Green Pass può sempre rinunciare temporaneamente per evitarne la decadenza.

 

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