Nella prossima settimana dovrebbe essere approvato il decreto che sbloccherà l’utilizzo in compensazione dei crediti d’imposta 4.0. La notizia è stata data nel corso dell’interrogazione parlamentare n. 3-01145 del 17 aprile 2024 dal Ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso.

Il decreto fa seguito alle novità introdotte in materia dal DL 39 rispetto alle quali ci sono state fortissime critiche da parte delle imprese e dei professionisti loro intermediari.

Partendo dalla questione DL 39 vediamo da quando si potrà riprendere a pagare imposte e contributi con il credito d’imposta 4.0.

Il credito d’imposta  4.0 e la questione DL 39

Il divieto temporaneo di utilizzo in compensazione dei bonus 4.0, è frutto delle previsioni contenute all’art.6 del DL 39. Decreto con il quale il Governo ha pensato bene di creare ulteriori problemi alle imprese subordinando la compensazione del bonus 4.0 ad uno specifico adempimento.

In particolare, l’utilizzo del credito d’imposta 4.0 (e del credito d’imposta R&S), può avvenire solo una volta inviata al MIMIT:

  • una comunicazione preventiva di effettuazione degli investimenti;
  • una comunicazione di completamento rispetto agli investimenti inseriti nella comunicazione preventiva.

Nella prima comunicazione sono indicati: l’ammontare complessivo degli investimenti che si intendono effettuare a decorrere dal 30marzo 2024, nonché la presunta ripartizione negli anni del credito e la relativa fruizione.

Per gli investimenti effettuati nel periodo 1° gennaio-29 marzo 2024 servirà la sola comunicazione di completamento. Anche per utilizzare le quote residue degli investimenti 2023 servirà la comunicazione a consuntivo da inviare al MIMIT.

Credito d’imposta 4.0. Tra divieti e soluzioni provvisorie

In considerazione di quanto previsto dal DL 39, con la risoluzione n°19, l’Agenzia delle entrate ha bloccato l’utilizzo del credito d’imposta 4.0. Sospendendo i relativi codici tributo del bonus 4.0:

  • codici tributo « 6936 » e « 6937 »,
  • quando in corrispondenza degli stessi viene indicato come «anno di riferimento » 2023 o 2024 (anno di interconnessione).

Tuttavia ciò avrebbe determinato il blocco anche per i crediti 2022 o anni precedenti con beni interconnessi nel 2023 o nel 2024.

Tali investimenti 2022 o precedenti non sono però interessati dalla norma blocca crediti del DL 39.

Cosicché, con una specifica FAQ, l’ADE ha chiarito che il bonus 4.0, crediti 2021 e 2022 è senza vincoli di utilizzo.

In particolare è possibile continuare ad utilizzare i crediti per investimenti effettuati rispettivamente:

  • dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021 (ovvero entro il 31 dicembre 2022, a condizione che entro il 31 dicembre 2021 il relativo ordine risulti accettato dal venditore. E sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione)
  • dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 novembre 2023. A condizione che entro il 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore. E sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione).

In entrambi i casi, se l’interconnessione del bene strumentale è avvenuta negli anni 2023 o 2024, è possibile utilizzare il relativo credito in compensazione tramite modello F24. Indicando il codice tributo 6936 e – quale anno di riferimento – l’anno in cui è iniziato l’investimento. A prescindere dall’anno in cui questo si è concluso o dall’anno di interconnessione del bene strumentale.

Nella prossima settimana il decreto sblocca crediti

Per quanto riguarda i nuovi investimenti, quelli 1° gennaio 2024-29 marzo 2024 nonché quelli effettuati nel 2023, la comunicazione al MIMIT dovrà essere effettuata sulla base del modello adottato con decreto direttoriale del 6 ottobre 2021 del Ministero dello sviluppo economico. Opportunamente modificato con apposito decreto direttoriale del Ministero delle imprese e del made in Italy.

Nel corso dell’interrogazione parlamentare n. 3-01145 del 17 aprile 2024, il Ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha chiarito che il nuovo decreto dovrebbe essere approvato nella prossima settimana.

In tal modo, le imprese, una volta effettuata la comunicazione al MIMIT potranno riprendere con l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta 4.0.

Riassumendo…

  • Nella prossima settimana dovrebbe essere approvato il decreto MIMIT che sbloccherà l’utilizzo in compensazione dei crediti d’imposta 4.0;
  • in attesa del decreto le imprese non possono compensare i crediti per i nuovi investimenti e per quelli 2023;
  • i crediti 2022 e 2021 possono essere liberamente utilizzati senza che sia necessario attendere il decreto.