Tutti sanno che craccare una consolle è illegale ed è una tecnica che viene punita con sanzioni amministrative e anche penali. Craccare un dispositivo, infatti, significa violare la protezione di un software.

Se, però, si decide di craccare una consolle per permetterle di interagire con videogiochi, film e video prodotti da terzi la tecnica non è illegale poiché non si violano diritti di proprietà.

Le consolle in commercio, infatti, non riescono a leggere i videogiochi non originali (quelli contraffatti per intenderci) e quindi, molto spesso, il possessore la cracca per poter utilizzare su di essa i videogiochi scaricati (illegalmente) da internet.

Lo fa, quindi, per non pagare il videogioco e in questo modo viola un diritto di proprietà intellettuale (quella del produttore del software in questione che può essere, oltre che un videogioco, anche un programma, un applicativo ecc…). Molte sono, infatti, le case produttrici che consentono la prova gratuita di un determinato software di gioco per un periodo limitato di tempo, finito il periodo di prova se si vuol continuare ad utilizzarlo bisogna acquistarlo e, quindi, pagare per passare dalla versione free a quella completa.

Per poter utilizzare questi tipi di software senza pagare si craccano, inserendo il codice seriale richiesto tramite un algoritmo o saltando righe di comando dove il codice in questione è richiesto. Questo, ovviamente, è illegale poiché porta all’utilizzo gratuito di qualcosa che, invece, è a pagamento.

Quando craccare una consolle è legale?

Non sempre, però, craccare è illegale. I blocchi imposti sui dispositivi, secondo la normativa, devono essere destinati solo ad impedire la riproduzione di programmi non autorizzati dal titolare del diritto di autore. La protezione, però, non deve vietare ai dispositivi di utilizzare altri programmi, giochi, o contenuti multimediali gratuiti (come ad esempio i video presenti su Youtube). Craccare, in questo caso, è legale poiché lo scopo della tecnica è quello di rendere la consolle atta all’utilizzo di programmi, video e giochi prodotti da terzi senza violare il diritto intellettuale sopra citato.