Con cantieri su committenza privata fermi e con un’emergenza sanitaria ed economica in atto legata all’epidemia da Covid-19, negativi saranno anche gli effetti sulle detrazioni fiscali previste per spese di ristrutturazione edilizia, riqualificazione energetica e sull’ultimo beneficio introdotto da quest’anno, ossia il c.d. bonus facciate. Chi aveva intenzione di avviare i lavori in questi mesi è stato bloccato per due ordini di motivi: le imprese costruttrici e di ristrutturazione sono ferme e le condizioni economiche delle famiglie e dei lavoratori hanno risentito in maniera più che negativa dell’attuale situazione.

Occorre poi considerare chi aveva già iniziato i lavori prima che tutto si bloccasse. Per questi ultimi c’è da capire quali saranno le condizioni alla ripresa: data la situazione economica propria e della propria famiglia a fine emergenza si avrà ancora quella disponibilità tale che ci si era preventivati per i lavori prima di tutta questa situazione generatasi per via dell’epidemia?

La partenza del bonus facciate

Forse chi più ne risentirà sarà il bonus facciate introdotto dalla Legge di bilancio 2020. Chi aveva pensato di rifare la facciata della propria abitazione probabilmente rimanderà la decisione al prossimo anno (sperando che il bonus venga prorogato nella manovra 2021). C’è poi da considerare la situazione dei condomini. Il nuovo beneficio si applica anche per i lavori sulla facciata degli edifici condominiali ma in tal caso la decisione di avvio lavori deve essere approvata in assemblea condominiale. Ma proprio a causa dell’emergenza, tali assemblee sono state bloccate per evitare assembramenti oppure laddove possibili sono da farsi tramite strumenti tecnologici tali da garantire la possibilità di esprime il proprio voto (si pensi ad esempio alle videoconferenze) con tutte le difficoltà del caso. Quindi, nella maggior parte dei casi i condomini preferiscono rimandare qualsiasi decisione al termine dell’emergenza sanitaria quando tutto, si spera, possa ritornare alla totale o quasi normalità (lo stato emergenziale per ora è dichiarato fino al 31 luglio prossimo).

Si ricorda che il bonus si sostanzia in una detrazione fiscale del 90% (da ripartirsi in 10 quote annuali di pari importo) delle spese sostenute, nel 2020, per i lavori di rifacimento della facciata degli edifici. Condizione importante per averne diritto è che gli immobili si trovino nelle zone A e B (indicate nel decreto ministeriale n.1444/1968) o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali. Sono agevolabili i lavori realizzati per il rinnovamento e il consolidamento della facciata esterna, inclusa la semplice pulitura e tinteggiatura, e gli interventi su balconi, ornamenti e fregi. Non è previsto un limite massimo di spesa su cui calcolare la detrazione. L’Agenzia delle Entrate ha reso, comunque, disponibile sul proprio sito una guida esaustiva di semplice consultazione dove è riportato anche il dettaglio dei lavori che danno diritto al beneficio.