Ci sono misure che più di altre devono essere approfondite perché riguardano sostanzialmente soggetti in difficoltà, invalidi e loro familiari. Una di queste misure è l’Home Care Premium, una misura che però non è neutra da vincoli e limiti. Anche sugli importi.

“Buongiorno, mia madre, disabile in cura per una grave malattia, percepisce da ottobre l’home care premium e da gennaio 2023 la pensione di inabilità di 290 euro al mese. Lavora in part time con un reddito che non supera i 17.000 euro l’anno.

Dai 750 euro per l’HCP l’Inps toglie 525 euro di accompagnamento quindi lei percepisce ogni mese 225 euro di HCP. La mia domanda è: da questo importo andrebbe tolta anche la pensione di inabilità di 290 euro al mese? A luglio quando fece la domanda per l’HCP non percepiva questa pensione pertanto non l’ha comunicata al patronato. Leggendo il bando HCP al comma 11 art 5 lettera G si parla di decurtazione di altre “provvidenze economiche”. La pensione di inabilità rientra in queste provvidenze oppure l’Inps fa riferimento a provvidenze di altro tipo? La ringrazio in anticipo per il chiarimento.”

Home Care Premium, come funziona la misura e come fare per sfruttarla

Per Home Care Premium, di cui l’acronimo HCP, si intende lo strumento relativo all’assistenza domiciliare Inps per persone affette da disabilità e quindi non propriamente autosufficienti. La misura nasce con l’obiettivo di consentire l’assunzione di una badante o il dotarsi di una persona che faccia assistenza al disabile. La misura, di cui parla la nostra lettrice è piuttosto selettiva. Ma questo non vuol dire che sia stata percepita da poche persone. La misura infatti si rivolgeva a soggetti che indipendentemente dall’età erano disabili iscritti “alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali”, pensionati iscritti alle Gestione previdenziale dei dipendenti pubblici (o anche i coniugi dei pensionati ex dipendenti pubblici, se non è stata pronunciata prima sentenza di separazione o divorzio), parenti di primo grado, affini di primo grado, tutori e curatori se fratelli o sorelle del titolare.

Come funziona la misura

Il meccanismo dell’Home Care Premium è diviso in due diverse fasi. I richiedenti possono ottenere un contributo economico per le spese sostenute per la badante o un rimborso delle spese sostenute per i servizi di assistenza alla persona erogati dai servizi sociali dei Comuni. La misura conosciuta come Home Care Premium è collegata all’ISEE della famiglia del richiedente. Ma l’ISEE non è il solo fattore a determinare il diritto all’Home Care Premium o a determinarne gli importi. In effetti, l’importo del contributo è basato sia sul grado di disabilità del beneficiario che sull’ISEE. Dal contributo assegnato come Home Care Premium deve essere sottratto il valore dell’eventuale assegno di accompagnamento o delle eventuali prestazioni di invalidità riconosciute al beneficiario.

Come si determina il valore del contributo Home Care Premium

Per determinare il valore economico di Home Care Premium è importante il grado di disabilità del beneficiario e altrettanto lo è l’ISEE. Tra 850 e 1.250 euro è il contributo per esempio, per chi ha ISEE fino a 8.000 euro per i disabili gravissimi. Per quelli medi per esempio si va da 200 a 400 euro e per quelli solo gravi da 300 a 500 euro. A questi importi bisogna detrarre l’indennità di accompagnamento come prima detto. Se l’interessato vuole sfruttare il contributo per le spese della badante, serve che la badante sia assunta regolarmente. E quindi bisogna dimostrare che l’assunzione sia regolare.