Si sente sempre parlare della Legge di Stabilità, ma sappiamo davvero cosa è e a cosa serve?   Insieme alla Legge di bilancio la Legge di Stabilità rappresenta il principale strumento di manovra di finanza pubblica ed introduce dei cambiamenti alle entrate e le uscite del bilancio statale.   La Legge di Stabilità deve essere coerente con gli obiettivi contenuti nel documento di programmazione della finanza pubblica, il DEF. Le novità apportate dalla Legge di Stabilità vanno introdotte nella legge di bilancio attraverso una variazione del bilancio.

  La Legge di Stabilità è presentata dal governo al Consiglio dei Ministri entro il 15 ottobre di ogni anno. I tempi di approvazione devono, per forza di cose, essere breve poiché l’approvazione del bilancio deve avvenire entro il 31 dicembre di ogni anno. Una volta che la Legge di Stabilità approda alle Camere per l’approvazione, i parlamentare possono depositare emendamenti che poi, se ritenuti ammissibili dalla Commissione Bilancio, saranno votati per modificare gli articoli contenuti nella Legge di Stabilità. La Camera devono votare la Legge di Stabilità nel suo complesso e se viene approvata passerà al Senato per seguire lo stesso percorso.   Lo scopo principale della Legge di Stabilità è quello di ridurre la differenza che intercorre tra lo scenario tendenziale e quello programmatico. Rispetto alla legge di manovra che si aveva in passato, la Legge Finanziaria (fino al 2009), la Legge di Stabilità ha un contenuto più snello e dal suo contenuto restano escluse le norme a carattere ordinamentale o organizzatorio. La composizione della Legge di Stabilità si suddivide in articolato e tabelle.   La Legge di Stabilità in sostanza serve ad agevolare la vita economica del Paese con l’intento di realizzare una sistema di spese evitando sprechi ed incentivando investimenti per favorire lo sviluppo economico e sociale in tutte le zone del Paese.
  Per non uscire dall’UE, la condizione principale è quella di raggiungere il pareggio di bilancio che si può realizzare soltanto attraverso i tagli della spesa pubblica e aumentando le imposte.