Aumentano i contributi previdenziali per colf e badanti dal 1 gennaio 2024. Per effetto dell’aumento definitivo dell’inflazione Istat dello scorso anno (+5,4%), sono state riviste al rialzo le quote dei contributi da versare all’Inps. Pagamenti che devono essere fatti dai datori di lavoro per la copertura ai fini pensionistici dei collaboratori domestici assunti a tempo determinato e indeterminato.

A spiegare bene quanto bisogna versare di contributi nel 2024 per colf e badanti è la circolare Inps n. 23 del 29 gennaio 2024. In essa sono dettagliate tutte le variazioni previdenziali ed assistenziali per i collaboratori domestici per quest’anno in conseguenza delle nuove fasce di retribuzione su cui calcolare i contributi dovuti.

Le quote riguardano esclusivamente i datori di lavoro che impiegano a tempo determinato o indeterminato lavoratori domestici.

Nuovi contributi pensione 2024 per colf e badanti

Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2024 tutti gli importi sono incrementati rispetto a quanto previsto nel 2023. La circolare Inps contiene tutte le tabelle esaustive che riportano esattamente quanto bisogna pagare per colf e badanti che prestano la loro attività alle dipendenze di famiglie e datori di lavoro privati.

I contributi pensione da versare, come noto, sono calcolati in modo differente rispetto alla generalità dei lavoratori dipendenti poiché sono calcolati in misura convenzionale, a seconda che il collaboratore familiare presti la propria attività lavorativa con orario inferiore o superiore alle 24 ore settimanali. Se la colf o badante non supera le 24 ore, il contributo orario è calcolato in base alle fasce di retribuzione. Diversamente la contribuzione prescinde dalla retribuzione e avviene in misura fissa.

Le aliquote contributive sono inferiori per colf e badanti rispetto ai lavoratori dipendenti. La percentuale IVS di finanziamento della gestione è infatti pari allo 17,4275% della retribuzione contro il 33% della generalità degli altri lavoratori dipendenti assicurati presso il FPLD.

Considerando anche il contributo Aspi (Assicurazione sociale per l’impiego), Inail e per il fondo Tfr, per colf e bandanti si sfiora il 20% di contribuzione della retribuzione convenzionale oraria.

Dal 2013, per i soli rapporti di lavoro a tempo determinato, è previsto un contributo addizionale di finanziamento dell’Aspi, a carico del datore di lavoro, nella misura del 1,40%. 

Quando e come effettuare i versamenti all’Inps

I versamenti Inps dei contributi per colf e badanti avvengono su base trimestrale, quindi 4 volte all’anno. La scadenza è fissata entro i primi 10 giorni del mese successivo al trimestre di riferimento scaduto. Quindi, il 10 aprile, 10 luglio, 10 ottobre, 10 gennaio dell’anno successivo. Il calcolo è determinato in base alle tabelle riportate nella recente circolare Inps di cui sopra di facile lettura.

La retribuzione presa a riferimento per determinare il contributo corrispondente comprende, oltre alla paga oraria concordata tra le parti, anche la tredicesima mensilità e l’eventuale indennità di vitto e alloggio, calcolata in misura oraria.

Poiché dal 2021 non è più possibile effetturare versamenti tramite bollettini MAV, i datori di lavoro possono pagare in due modi:

1) online tramite il portale dei pagamenti, con la modalità pagoPA, con carta di credito, carta di debito oppure conto corrente bancario;

2) utilizzando l’avviso di pagamento pagoPA generato online tramite il portale dei pagamenti Inps all’interno della sezione lavoratori domestici.

Riassumendo…

  • Aumentano nel 2024 i contributi pensione da versare per colf e badanti.
  • L’incremento è del 5,4% in base ai dati dell’inflazione 2023 certificati dall’Istat.
  • I versamenti dei contributi devono essere fatti dai datori di lavoro ogni tre mesi entro il giorno 10 del mese successivo alla scadenza trimestrale.