Dal 19 luglio 2014 in Italia è entrato in vigore l’obbligo della contabilizzazione del calore condomini per permettere di avere contatori individuali nei condomini con riscaldamento centralizzato.   La contabilizzazione del calore è un meccanismo che permette alla caldaia centralizzata dei condomini di calcolare e gestire in ogni casa, in maniera autonoma, il consumo e il calcolo del riscaldamento e di acqua. Questo permette ad ogni condomino di gestire il riscaldamento a proprio piacimento senza limitazione di orari e temperatura, scegliendo quando accendere e spegnere i riscaldamenti aumentando e diminuendo la temperatura interna.

  Il decreto legislativo 102 del 2014, pubblicato in GU il 19 luglio 2014 sancisce questo obbligo da parte di tutti i condomini con riscaldamento centralizzato. La data ultima per l’adeguamento dei condomini è il 31 dicembre 2016, data entro la quale i condomini devono permettere la contabilizzazione del calore a tutti i condomini poiché dal 1 gennaio 2017 scatteranno le sanzioni per chi non si è adeguato.  

Pro della contabilizzazione

I vantaggi che derivano dall’istallazione dei contacalorie sono molti poiché oltre a permettere un risparmio di oltre il 30% permette la gestione autonoma del riscaldamento, di modo che ogni condomino può scegliere di usare il calore quando e come preferisce. In questo modo i singoli appartamenti arrivano ad avere un abbattimento dei costi in bolletta dal 12 al 30% che corrisponde, in bollette, ad un risparmio compreso tra i 50 e i 100 euro a bimestre.  

Costi contabilizzazione calore e termoregolazione

Quanto costa per un condomino installare un impianto di contabilizzazione calore? Per una casa di 80 metri quadri, secondo le stime di Altroconsumo, acquistare e installare le valvole termostatiche ha un costo tra i 100 e i 120 euro; in un appartamento con 6 termosifoni il costo è di 1000 euro includendo anche il prezzo necessario ad adeguare le pompe di circolazione dell’impianto condominiale.