Le donne con un ciclo mestruale particolarmente doloroso ad oggi possono fare ben poco per restare a casa, a meno che non presentino un certificato di malattia al mese. Proprio per questo motivo quattro donne hanno presentato una proposta di legge che prevede il congedo mestruale, ovvero la possibilità per le donne con un ciclo mestruale doloroso, o dismenorrea, di poter restare a casa.  La proposta che contiene il congedo mestruale, però deve ancora essere approvata dal Parlamento.

Oggi, quindi, una donna con un ciclo mestruale doloroso deve presentare un certifcato di malattia come se fosse affetta da influenza.

Il problema, che come è ovvio, colpisce le donne porta a tassi di assenteismo da scuola dal 13 al 15% e dal 5 al 15% dal lavoro.

Con la proposta di legge presentata da 4 deputate in attesa di approvazione, le donne con un ciclo mestruale doloroso avranno la possibilità di restare a casa per congedo per dismenorrea per 3 giorni al mese. Secondo la proposta di legge il congedo mestruale “non può essere equiparato alle altre cause di impossibilità della prestazione lavorativa e la relativa indennità che spetta alla donna lavoratrice non può essere computata economicamente, né a fini retributivi né contributivi, all’indennità per malattia”.

Congedo mestruale: chi ne avrà diritto?

Per poter fruire del congedo mestruale, ovviamente, sarà necessaria certificazione medica specialistica che dovrà, tra l’altro, essere rinnovata ogni anno. Potrà fruire del congedo la lavoratrice con qualsiasi tipo di contratto di lavoro subordinato o parasubordinato (anche a progetto), mentre non potrà essere fruito dalla free lance e dalle lavoratrici autonome.

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