Oltre al congedo parentale per i genitori lavoratori con figli minori di 12 anni, il decreto cura Italia prevede un’importante novità per i beneficiari di permesso Legge 104 per esigenze di cura e assistenza di familiare disabile: l’estensione dei giorni di permesso a 12 giorni per marzo e aprile, per far fronte all’emergenza coronavirus che ha chiuso le scuole e molte attività.

Ricordiamo che, ad oggi, la disposizione di chiusura delle scuole è fino al 3 aprile 2020 tuttavia non sono escluse proroghe se i contagi non si fermeranno.

Specifichiamo inoltre che nella bozza del decreto viene riconosciuto il congedo parentale straordinario fino a 15 giorni complessivi a patto che “nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o altro genitore disoccupato o non lavoratore”. Ci sono però situazioni che necessitano di maggiore tutela, come nel caso di chi deve prendersi cura di figli disabili. E questo al legislatore non è sfuggito.

Permessi 104: a marzo e aprile 12 giorni

La norma generale, come noto, riconosce ai titolari di Legge 104 riposi giornalieri di 1 o 2 ore al giorno (a seconda dell’orario di lavoro), o di 3 giorni di permesso mensile suddivisibili anche in ore. Inizialmente si era inteso che i nuovi giorni fossero 12 per mese, quindi sia per marzo che per aprile. Il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha smentito questa interpretazione precisando che si tratterà di 12 giorni complessivi.

Nella nota del governo si legge infatti che:

Il numero di giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa di cui all’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, in caso di handicap grave è incrementato di ulteriori complessive dodici giornate.

Hanno diritto a chiedere questi 12 giorni ulteriori di permessi 104 complessivi:

  • i genitori, anche adottivi o affidatari, di figli disabili in situazione di gravità;
  • coniuge, partner (conviventi di fatto o coppie riconosciute da unione civile) di disabile grave;
  • parenti o affini di familiari disabili in situazione di gravità entro il secondo grado.

Qualora ricorrano alcune specifiche condizioni (ossia quando i genitori o il coniuge della persona disabile abbiano superato i 65 anni di età o siano essi stessi affetti da patologie invalidanti) la possibilità di usufruire dei permessi 104 si estende anche ai parenti e agli affini entro il III grado.