Nuove misure di contrasto all’emergenza Coronavirus arrivano dal nuovo Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri.

In particolare, fra le altre cose, vengono disposte nuove misure per quanto riguarda il congedo ordinario e le ferie, soprattutto per quei lavoratori le cui mansioni sono incompatibili con lo Smart Working, si pensi ad esempio a chi lavora in fabbrica.

Coronavirus, ecco cosa prevede il Dpcm

Ai sensi del Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 8 marzo 2020: “Si raccomanda ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere, durante il periodo di efficacia del presente decreto, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie”.

In particolare, il Decreto si rivolge ai lavoratori della cosiddetta zona arancione, che comprende tutta la Regione Lombardia e le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia.

Il decreto è valido a partire da oggi, 9 marzo 2020, e si affianca all’altra importante misura del cosiddetto “Smart Working”.

In poche parole, il congedo ordinario e le ferie dovranno essere consigliati soprattutto per quei lavoratori le cui mansioni sono incompatibili con lo Smart Working, si pensi ad esempio a chi lavora in fabbrica con determinati macchinari.

In alcuni casi, potrebbe trattarsi di 4 settimane di ferie, ossia tutte i giorni concessi in un anno.

Potrebbe anche interessarti: