Pubblicato il bando per il concorso per la selezione di 320 magistrati ordinari cui aderire entro il 5 ottobre 2017.

Concorso magistrati: requisiti di ammissione

Per poter partecipare al concorso per la selezione di magistrati i candidati devono essere in possesso di determinati requisiti:

  •         cittadinanza italiana
  •         possesso dei diritti civili
  •         condotta incensurabile
  •         idoneità fisica
  •         essere in posizione regolare nei confronti del servizio di leva
  •         non essere stato dichiarato per tre volte non idoneo
  •         essere in regola con il pagamento del diritto di segreteria

Per partecipare, inoltre, è necessario rientrare in una delle seguenti categorie:

  •         magistrati amministrativi e contabili
  •         procuratori dello Stato che non sono incorsi in sanzioni disciplinari
  •         dipendenti dello Stato, della pubblica amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali con qualifica dirigenziale o appartenenti alla ex area direttiva, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica, che hanno costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari
  •         docenti universitari di materie giuridiche in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza che non sono incorsi in sanzioni disciplinari
  •         abilitati all’esercizio della professione forense e, se iscritti all’albo degli avvocati, non incorsi in sanzioni disciplinari
  •         giudice di pace, giudice onorario di tribunale, vice procuratore onorario, giudice onorario aggregato che ha svolto la funzione per almeno sei anni senza demerito, senza essere stati revocati e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari
  •         laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e del diploma conseguito presso le scuole di specializzazione
  •         laureati in giurisprudenza che, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, hanno conseguito il dottorato di ricerca in materie giuridiche; che hanno conseguito il diploma di specializzazione in una disciplina giuridica, al termine di un corso di studi della durata non inferiore a due anni presso le scuole di specializzazione; che hanno concluso positivamente lo stage presso gli uffici giudiziari o hanno svolto il tirocinio professionale per diciotto mesi presso l’Avvocatura dello Stato.

Nella prossima pagina vedremo come dovrà essere inviata la domanda di partecipazione.

Concorso magistrati: domanda di partecipazione

La domanda di partecipazione al concorso può essere inviata esclusivamente in modalità telematica e redatta compilando l’apposito Form disponibile sul sito internet del Ministero della Giustizia alla voce Strumenti/Concorsi.

La domanda, una volta compilata, va salvata, stampata, firmata e unitamente ad una fotocopia di un documento di identità scansionata in formato Pdf per essere poi uploadata sullo stesso sito. Il candidato dopo aver inviato, in questo modo, la domanda, riceverà una ricevuta in cui sarà presente anche il file Pgd contenente il codice identificativo che dovrà essere esibito per la partecipazione alle prove scritte.

Nella domanda i candidati dovranno indicare:

  •     il proprio cognome e nome;
  •     la data e il luogo di nascita;
  •    il codice fiscale;
  •    di essere cittadini italiani;
  •    di avere l’esercizio dei diritti civili;
  •    di essere di condotta incensurabile;
  •    di non avere riportato condanne penali e di non avere in corso procedimenti penali ovvero procedimenti per l’applicazione di misure di sicurezza o di prevenzione;
  •    di non avere precedenti giudiziari tra quelli iscrivibili nel casellario giudiziale ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre 2002, n. 313;
  •    di non essere a conoscenza di essere sottoposti ad indagini preliminari;
  •    di non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo, destituiti ovvero licenziati o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, ovvero di non essere stati dichiarati decaduti da un impiego statale a seguito dell’accertamento che l’impiego stesso è stato conseguito mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile;
  • di essere in posizione regolare nei confronti del servizio di leva al quale siano stati eventualmente chiamati;
  • di essere fisicamente idonei ad esercitare l’impiego cui aspirano;
  • se, nel caso in cui siano portatori di handicap, abbiano l’esigenza, ai sensi degli artt. 4 e 20 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, di essere assistiti durante le prove scritte, indicando, in caso affermativo, l’ausilio necessario in relazione al proprio handicap, nonché l’eventuale necessità di tempi aggiuntivi. Tali richieste sono da comprovare indicando gli estremi dell’apposita certificazione rilasciata dalla competente struttura pubblica in relazione all’handicap;
  • il luogo di residenza (indirizzo, comune, provincia, C.A.P.); ogni cambiamento di indirizzo deve essere comunicato all’Ufficio con una delle modalità di cui al successivo articolo 15;
  • i numeri telefonici di reperibilità, ogni cambiamento deve essere comunicato all’Ufficio con una delle modalità di cui al successivo articolo 15;
  • il luogo ove desiderano ricevere eventuali comunicazioni relative al concorso qualora sia diverso da quello di residenza. In assenza di tale dichiarazione le comunicazioni saranno inviate al luogo di residenza; ogni cambiamento deve essere comunicato all’Ufficio con una delle modalità di cui al successivo articolo 15;
  • l’Università presso la quale è stata conseguita la laurea in giurisprudenza e la data del conseguimento;
  • l’eventuale precedente prima laurea, l’Università dove è stata conseguita e la data del conseguimento;
  • la categoria di appartenenza di cui all’art. 2, lettera g, nn. 1 – 11;
  • la lingua straniera, oggetto del colloquio in sede di prova orale, scelta dal candidato fra le seguenti: inglese, francese, spagnolo e tedesco;
  • il versamento del diritto di segreteria, indicando gli estremi dell’avvenuto pagamento, come specificato nel precedente articolo 2.

Nella prossima pagina vedremo come si svolgeranno le prove di esame e su quali argomenti verteranno.

 

Concorso magistrati: prove d’esame

Il concorso sarà articolato

in una prova scritta ed una orale.

La prova scritta consisterà nello svolgimento di 3 elaborati teorici i cui argomenti verteranno sul codice civile, codice penale e diritto amministrativo. Per lo svolgimento della prova i candidati avranno a disposizione 8 ore dalla dettatura della traccia. Saranno ammessi alla prova orale coloro che otterranno non meno di 12/20 in ciascuna della materie della prova scritta.

La prova orale, invece, verterà su:

  •    diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano;
  •    procedura civile;
  •    diritto penale;
  •    procedura penale;
  •    diritto amministrativo, costituzionale e tributario;
  •    diritto commerciale e fallimentare;
  •    diritto del lavoro e della previdenza sociale;
  •    diritto comunitario;
  •    diritto internazionale pubblico e privato;
  •    elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario;
  •    colloquio su una lingua straniera scelta fra le seguenti: inglese, francese, spagnolo e tedesco.

Conseguiranno l’idoneità tutti coloro che otterranno almeno 6/10 in tutte le materie della prova orale e un giudizio sufficiente nel colloquio della lingua straniera e una votazione complessiva non inferiore a 108 punti.