Dopo il bonus cashback arriva il bonus bancomat: si tratta di una misura che mira a favorire i pagamenti digitali.

Da diversi mesi, il governo sta spingendo per incentivare i pagamenti digitali e cercare di arginare l’evasione fiscale.

Il Cashback prevedeva un rimborso del 10% per ogni acquisto effettuato tramite moneta elettronica, fino ad un rimborso totale di 150 euro. E il Bonus Bancomat? Conviene ancora pagare in contanti?

Bonus bancomat al posto del Cashback: come funziona?

Il bonus bancomat è una misura pensata per i titolari di Partita IVA.

Previsto nel Decreto Legge n.99 del 30 giugno 2021, il bonus bancomat fa maturare crediti di imposta per l’acquisto o il noleggio di dispositivi di pagamento elettronici.

Le commissioni per coloro che optano per fare acquisti impiegando pagamenti digitali saranno pari a zero.

I titolari di Partita IVA ricevono un contribuito pari all’incirca alla cifra di 320 euro, a cui se ne aggiungono altri 160 euro, nel caso in cui la modalità di pagamento venga utilizzata per la prima volta.

Il rimborso avviene in modo automatico e viene conteggiato sotto forma di credito di imposta in dichiarazione dei redditi.

Per chi ha un giro d’affari compreso tra l’1 e i 5 milioni di euro, verrà rimborsato il 10% dell’importo speso, mentre per chi ha un fatturato d’importo compreso tra 200.000 e 1 milione di euro viene rimborsato il 40%.

Il rimborso è pari al 70% per chi ha maturato un fatturato di importo inferiore ai 200mila euro.

Bonus Bancomat: quali sono i requisiti necessari?

Per beneficiare del Bonus Bancomat è necessario essere in possesso di determinati requisiti, tra cui:

  • essere titolari di Partita IVA,
  • consentire ai propri clienti di pagare in modo elettronico, preferibilmente utilizzando il POS.

Sono esclusi dal bonus bancomat i titolari di aziende cha fatturano oltre i 5milioni.

Come ottenere il bonus bancomat al posto del cashback?

Non è prevista una procedura ad hoc per ricevere il bonus bancomat, ma i titolari di Partita IVA devono essere muniti dei registratori di cassa più all’avanguardia in grado di inviare in modo automatico le transazioni eseguire direttamente all‘Agenzia delle Entrate.

In questo caso il rimborso del bonus bancomat può essere richiesto direttamente in sede di dichiarazione dei redditi.

In alternativa, è possibile presentare i documenti relativi alle spese di utilizzo, noleggio o acquisto del POS al proprio Commercialista, il quale invierà il tutto al Fisco.

Il rimborso del bonus bancomat avviene con:

  • i costi per l’utilizzo, l’acquisto o il noleggio del Pos,
  • le commissioni sull’utilizzo del POS.